Gli inquirenti sospettano che Moscardelli non si sia limitato a favorire due candidati al concorso per collaboratori amministrativi bandito dall’Asl di Latina e a sponsorizzare la nomina a direttore amministrativo di Claudio Rainone. Ipotizzano che abbia cercato di garantire spintarelle pure a diversi medici e infermieri, per stabilizzazioni e trasferimenti, con l’obiettivo di allargare la sua base elettorale. Vicende su cui sono in corso altre indagini. “Le indagini e in particolare la messaggistica sul telefono sequestrato al Rainone – sostiene il gip Giuseppe Cario – documentano un quadro indiziario di ripetute ingerenze da parte del Moscardelli su un fronte anche più vasto dei concorsi. Non facente parte della struttura pubblica Asl, il Moscardelli ne gestisce comunque le sue sorti in termini di trasferimenti del personale, stabilizzazioni dei contratti, posizioni in graduatorie, superamento di concorsi”. La Guardia di finanza, in particolare, ha documentato “ripetute ingerenze del Moscardelli finalizzate al favorimento di vari soggetti nell’ambito della sanità pontina”. Aspetti per cui, nel chiedere gli arresti, il sostituto De Luca ha sottolineato che per lui “sussiste anche il pericolo di reiterazione di medesime condotte, alla luce del fatto che il ruolo di esponente politico di primo piano in ambito regionale è stata occasione per il Moscardelli di farsi intermediario con modalità illecite raccogliendo numerose istanze da vari soggetti interessati ed accontentarle con modalità clientelari e corruttive; modalità che non appare inverosimile che siano state replicate in altri dei numerosi contesti di dirigenza sanitaria attraversati dall’attività politica del Moscardelli”.
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