La vicenda, che tuttavia mai alcuno degli interessati aveva denunciato, ha raggiunto il suo apice nella giornata di ieri. Già dal pomeriggio, infatti, l’uomo armato di un grosso coltellaccio da cucina, aveva minacciato di morte un vicino di casa che aveva richiesto l’intervento sul posto di una Volante. All’arrivo degli agenti, però, l’esagitato si era già allontanato senza poter essere intercettato dagli operatori intervenuti.
Era però emerso che tali “dissidi”, scaturiti da futili motivi di vicinato, perduravano da tempo. Di recente, inoltre, alcuni condomini avevano visto le loro autovetture danneggiate da ignoti. Negli ultimi giorni poi, le minacce si erano rivolte in particolare contro un nucleo familiare, di cui fa parte anche un bimbo in tenera età e la cui presenza non ha mai inibito il ricorso alle pesanti minacce e che si è visto costretto a modificare alcune abitudini di vita, al fine di evitare di incontrare l’uomo.
Nella serata di ieri, dopo la sfuriata pomeridiana, l’uomo ha fatto ritorno nel cortile condominiale con intenti ancor più bellicosi e sempre armato di un grosso coltello, incitando il suo vicino a scendere. Quest’ultimo, ormai esasperato dalle continue vessazioni e spaventato per l’incolumità propria e dei familiari, ha richiesto nuovamente l’intervento della Volante. Ma l’aggressore, ormai in preda ad una furia incontenibile, urlava al malcapitato che, al loro arrivo, avrebbe “spanciato” anche i poliziotti.
Infatti, alla vista della Volante sopraggiunta tempestivamente, si è diretto con risolutezza contro gli agenti sempre impugnando il coltello, che tuttavia ha celato dietro la propria schiena e che, forse in un sussulto di lucidità, ha tentato all’ultimo momento di occultare in una siepe.
Il gesto non è sfuggito ai poliziotti intervenuti, che lo hanno tratto in arresto che, a seguito di perquisizione della sua autovettura, hanno rinvenuto e sequestrato anche un coltello a serramanico e una valigetta contenente altri 17 coltelli dalla punta acuminata.