Dopo il lieto evento di Terracina, con la nascita di 32 piccoli di tartaruga Caretta caretta, ieri sera un’altra schiusa ha emozionato i volontari di Tartalazio e dell’Ente parco nazionale del Circeo: alle 22.53 sulla spiaggia della Bufalara, a Sabaudia, sono nate altre 25 tartarughine.
TARTARUGHE, DOPO TERRACINA LA SCHIUSA A SABAUDIA
Si tratta della prima schiusa documentata di uova di tartarughe Caretta caretta dal nido deposto sulla spiaggia della Bufalara, il punto più selvaggio e meno antropizzato del litorale di Sabaudia. L’evento è stato accolto con emozione e stupore dalla rete Tartalazio, dagli operatori e dal neopresidente dell’Ente parco del Circeo, Giuseppe Marzano, e dai tanti cittadini che in questi giorni hanno seguito gli aggiornamenti sul nido.
LE RETI DA PESCA, UN PERICOLO PER LE TARTARUGHE
Le 25 baby tartarughe sono state temporaneamente spostate in appositi contenitori riempiti di sabbia umida, “un’attività necessaria – spiega l’Ente parco del Circeo – per permettere ai biologi di Tartalazio di effettuare le misurazioni del caso prima di liberarle in mare”.
Quest’ultima operazione è risultata più complicata del previsto, spiegano dall’Ente parco, “a causa della presenza, a distanza ravvicinata e in disapplicazione di un’apposita ordinanza di interdizione, di imbarcazioni adibite alla pesca che hanno fatto temere la presenza di reti che avrebbero ostacolato e messo in pericolo la sopravvivenza delle neonate tartarughe“.
“Pertanto, con la collaborazione della Capitaneria di Porto di Terracina, che ha messo a disposizione il suo mezzo ormeggiato a Terracina, i responsabili della rete TartaLazio hanno deciso di liberare le piccole tartarughe in mare aperto, dopo avergli comunque fatto percorrere la distanza dal nido al mare, fondamentale per l’imprinting con il luogo di nidificazione”.
SABAUDIA, IL NIDO DI TARTARUGHE PRESIDIATO DA GUARDIA COSTIERA E CARABINIERI FORESTALI
“L’Ente Parco rivolge un doveroso ringraziamento a tutti i volontari, a TartaLazio, alla Capitaneria di Porto di Terracina e al Raggruppamento dei Carabinieri Forestali che in questi giorni hanno presidiato il nido per far sì che tutto si svolgesse in perfetta sicurezza per le neonate tartarughe”.