“Nessun costo verrà addebitato per tutti i solleciti ricevuti successivamente al primo – spiega Acqualatina in una nota – e che la scadenza delle bollette coinvolte nei ritardi di consegna verrà posticipata di 30 giorni: sui pagamenti che arriveranno entro i 30 giorni successivi alla scadenza ordinaria, non verrà applicato alcun interesse di mora”.
“I quattro solleciti “pazzi” in copia inviati con raccomandata comportano di per sé un costo che il Gestore scaricherà per intero su tutti i consumatori caricandolo sotto forma di aumenti tariffari”, tuona Confconsumatori Latina, che chiede alla conferenza dei sindaci di far “gravare i costi di questi errori esclusivamente sul Gestore e garantendo i giusti indennizzi per l’utenza”.