L’attese è alle stelle, tra i cittadini e gli amministratori pubblici, per le due udienze che si svolgeranno tra oggi e domani, ossia lunedì 6 e martedì 7 settembre, nel corso delle quali il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio tratterà i due ricorsi amministrativi presentati un mese e mezzo fa dai due comuni di Albano ed Ardea. Ricorsi con i quali i due Enti locali hanno chiesto in sostanza ai giudici amministrativi la chiusura della discarica di Albano e l’annullamento delle tre ordinanze, due della sindaca di Roma Raggi ed una del Governatore Zingaretti, che hanno imposto la riapertura del sito industriale a partire dallo scorso 2 agosto. Le sentenze saranno due e distinte, esattamente come le udienze, visto che i due ricorsi non sono stati riunificati.
ATTESA ANCHE PER LE ANALISI DEI POSZZI SPIA
Oggi, tra l’altro, l’Arpa Lazio (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) dovrebbe anche rendere pubbliche le analisi delle acque prelevate dai tecnici regionali il 19 agosto scorso all’interno di solo 4 pozzi spia (ossia di controllo) interni alla discarica. Sul punto, cittadini, associazioni e comitati territoriali hanno presentato venerdì scorso 3 settembre una querela penale alle Procure di Velletri e Roma per presunta omissione d’atti d’Ufficio, falso in atto pubblico, sviamento di potere, ed altre innumerevoli ipotesi di reato, tra le quali omessa bonifica, visto che a loro avviso i controlli sulla discarica sarebbero pochi e compiuti in modo da arrecare meno danni possibile al gestore della discarica, ossia al Gruppo riconducibile al leader del settore rifiuti, Manlio Cerroni.