Licenziamenti scongiurati alla Corden Pharma di Sermoneta. Nella giornata di oggi, fa sapere la Femca Cisl, si è tenuto l’incontro tra le organizzazioni sindacali territoriali e l’azienda per chiudere l’iter procedurale inerente gli 82 esuberi e discutere sulle strategie future per mantenere l’attività produttiva nel sito.
«La trattativa – commenta Elisa Bandini, segretario generale della Femca Cisl di Latina – è stata serrata e si è conclusa con l’opportunità di scongiurare i licenziamenti con un accordo che prevede ulteriori sei mesi di cassa integrazione previsti dalla normativa». «Questo – aggiunge Bandini – ci ha consentito di guadagnare tempo in un percorso vertenziale complesso che ci vede impegnati da anni per difendere l’occupazione limitando al massimo i sacrifici economici delle maestranze per mantenere il costo del lavoro sostenibile ai fini della tenuta del piano concordatario»
«Anche questa volta è stato necessario negoziare al tavolo degli elementi economici che, in buona parte, non sono stati aboliti bensì sospesi per un periodo. L’auspicio è che al termine di questi mesi di cassa integrazione ci siano delle condizioni di progettualità tali da dare uno slancio positivo al futuro dell’impresa, dal momento che Corden ad oggi dispone di un impianto in grado di confezionare un numero elevato di dosi vaccinali; sarà quindi fondamentale spendersi in tutte le sedi opportune a partire dal MISE, affinché entrino progetti che possano incrementare il fatturato».
«Aziende come questa – conclude Bandini – che hanno le capacità concrete di produrre e che sono nel contempo nella difficoltà di farlo per assenza di progetti importanti, devono essere aiutate a trovare le commesse, non solo per tutelare i livelli occupazionali attuali, ma anche per poter nuovamente rappresentare un’opportunità di posti di lavoro per il nostro territorio». «Esprimiamo soddisfazione per quanto concerne la posizione della Regione che si sta impegnando per verificare concretamente strumenti a sostegno dell’azienda».
«Come parti sociali ci spenderemo in tutte le sedi opportune affinché ci siano opportunità di progetti in tal senso perché non ci possiamo permettere un’ennesima cattedrale nel deserto nel cuore di un territorio che rappresenta il secondo polo farmaceutico in Italia».