L’aggressore arrestato è un vicino di casa, un residente del Consorzio stesso, dove ci sono una cinquantina di ville e molti terreni agricoli. L’autore del pestaggio brutale è un uomo di 60 anni, G.C. un piccolo imprenditore nel campo delle automobili della zona: è stato portato in carcere dai carabinieri della stazione di Rocca di Papa, dopo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal magistrato della procura di Velletri dopo le serrate e immediate indagini a seguito del grave pestaggio avvenuto una decina di giorni fa davanti casa di Orlandi, presenti anche alcuni familiari che erano all’interno della loro villa.
I carabinieri erano stati chiamati dai familiari dell’aggredito, che ha 69 anni e svolge da molti anni il ruolo di presidente del Consorzio del Vivaro, eletto dai residenti, una persona molto conosciuta e apprezzata nella zona. Come si era pensato da subito, all’interno del Consorzio Colli del Vivaro, la violenta aggressione sarebbe scaturita per motivi personali interni alla gestione condominiale e non a scopo di rapina o furto.
“Ci dispiace molto quanto accaduto al nostro presidente, sempre puntuale, preciso e scrupoloso nella gestione del nostro Consorzio. Due famiglie rovinate, conosciamo bene anche l’aggressore, non aveva mai dato segni di tale violenza e aggressività prima – dice un residente del consorzio – tra l’altro gestisce anche una attività commerciale qui vicino e nessuno di noi poteva solo immaginare tanto accanimento contro il nostro presidente, a cui auguriamo di riprendersi presto”.
L’uomo arrestato ieri sera su ordine della procura, dovrà rispondere di accuse molto gravi, come avviene in questi casi, quando i traumi sono così pesanti per la persona picchiata, si ipotizzano le lesioni personali gravissime o il tentato omicidio.
La parola passa al giudice del Tribunale di Velletri che si riserverà come procedere in attesa del processo, intanto visto il pericolo di fuga e le gravi lesioni arrecate alla vittima il 60enne si trova in carcere da ieri sera, dopo una caccia all’uomo durata diversi giorni da parte dei carabinieri di Rocca di Papa, in quanto lo stesso sentendosi in colpa e braccato aveva fatto perdere le sue tracce. Ieri è stato fermato e arrestato nei pressi della sua attività commerciale ai Pratoni del Vivaro dove si era recato per motivi urgenti di lavoro. Alla soluzione del caso sono state molto utili le testimonianze raccolte dai militari poco dopo il grave fatto e la visione di alcune immagini di videosorveglianza privata.