Arrivano grosse novità sul settore delle assicurazioni dall’Unione Europea. Le nuove disposizioni UE prevedono che la Rc Auto vada pagata, e quindi debba essere obbligatoria, anche se non si usa la macchina e ad esempio la si tiene in garage.
Gli emendamenti alla Direttiva europea sulla responsabilità civile, approvati nei giorni scorsi, prevedono che la RC auto non possa neanche essere sospesa qualora il veicolo non sia utilizzato. Una possibilità che invece hanno sfruttato molte persone, chiuse in casa durante il lockdown, e che ha consentito alle famiglie di risparmiare un po’ di soldi.
RC AUTO OBBLIGATORIA ANCHE PER CHI NON USA LA MACCHINA: DA QUANDO
Le nuove regole dell’Unione in materia di polizze auto – che vanno a modificare la precedente direttiva UE del 2009 sulla responsabilità civile – non entrano in vigore subito: sono state approvate la scorsa settimana dal Parlamento europeo, ma gli Stati membri avranno due anni di tempo per adottare le novità in materia di assicurazioni.
Gli unici veicoli che dovrebbero essere esclusi dall’obbligo di RC Auto sono quelli privi di parti essenziali, come le ruote o il motore: i cosidetti relitti. Nel caso in cui, invece, l’auto sia in garage o in cortile, ovvero in un luogo privato, non sarà esonerata dall’assicurazione per la responsabilità civile.
RC AUTO, ASSOUTENTI: “UE CEDE A LOBBY ASSICURAZIONI”
Sulle novità relative alla RC Auto obbligatoria anche per i mezzi fermi interviene duramente Assoutenti, che accusa l’Unione Europea di aver ceduto alle pressioni da parte del settore assicurativo.
“La decisione del Parlamento Europeo che impone l’obbligo di pagamento dell’Rc auto anche per vetture e moto non utilizzate dai cittadini e ferme nei garage o su terreni privati, rappresenta un enorme regalo dell’Europa alle compagnie di assicurazioni, e determinerà nuovi e pesanti costi in capo ai cittadini”.
«L’Europa – afferma il presidente, Furio Truzzi – cede così alla lobby delle assicurazioni, poiché tale misura porterà nuovi introiti nelle casse delle imprese, che già si sono arricchite grazie al blocco della circolazione registrato durante le fasi calde dell’emergenza Covid». «Chiederemo conto di tale decisione ai partiti politici italiani che siedono nel Parlamento Europeo – conclude Truzzi – perché è intollerabile che l’Europa si trasformi dall’istituzione del popolo a quella delle assicurazioni».