Questa mattina i cittadini de comitato contro la discarica e No Inc hanno provato a bloccare i camion perché amareggiati dalla sentenza negativa del Consiglio di Stato che non ha chiuso la discarica per inquinamento, come aveva chiesto il Comune di Albano. I sindaci di bacino hanno scritto una lettera di sollecito alla Regione per avviare azioni più concrete contro la discarica e l’inquinamento del sottosuolo. Ieri pomeriggio si è svolto un incontro con il sindaco di Albano Borelli, presente anche il chimico Aldo Garofolo.
Di seguito pubblichiamo la lettera dei sindaci dei Castelli inviata alla Regione Lazio:
“Oggetto: richiesta tavolo tecnico per avvio procedimento caratterizzazione idrogeologica e conclusione procedimento di bonifica – discarica di Roncigliano
Con la presente, in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci sulla richiesta di sospensione cautelare delle Ordinanze emesse dalla Sindaca della CMRC ex art. 191 D. Lgs. 152/2006, intendiamo sollecitare l’avvio del procedimento di caratterizzazione idrogeologica e conseguente conclusione del procedimento di bonifica dell’impianto di TMB con annessa discarica a servizio sita in Comune di Albano Laziale, localitaÌ€ Roncigliano, via Ardeatina Km. 24.640, giaÌ€ sollecitata con nota prot. n. 50551 del 27/08/2021.
La necessitaÌ€ di attivazione del procedimento, evidenziata dall’ARPA Lazio sin dal 2011, eÌ€ stata ribadita dall’Agenzia regionale in tutte le comunicazioni susseguitesi negli anni – allorcheÌ eÌ€ stato riscontrato un costante superamento dei valori delle CSC – ed eÌ€ stata da ultimo confermata dai tecnici incaricati dal Comune di Albano Laziale nella relazione del 6.10.2021 depositata avanti il Consiglio di Stato. In particolare, il dott. Mauro Sanna e l’Ing. Enzo Spagnoli, dopo aver evidenziato il mancato assoggettamento della discarica a nuova VIA successiva a quella del 2009 noncheÌ l’assenza del parere tecnico-sanitario sulle conseguenze ambientali previsto dal comma 3 dell’art. 191 D. Lgs. 152/2006, hanno sottolineato come “Solo l’esecuzione di questa Caratterizzazione, previa sua approvazione nelle forme stabilite dal citato art. 242, avrebbe permesso di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle acque sotterranee, in modo da avere le informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito, dando cosiÌ€ alle Pubbliche AutoritaÌ€ un quadro realistico e condiviso delle situazioni di contaminazione esistente”.
Peraltro, l’avvio di procedimenti da parte dell’attuale gestore del TMB, distrutto nell’incendio del 2016, per la realizzazione di nuovi progetti sul sito, rende ancora piuÌ€ urgente e necessario l’avvio del richiesto procedimento, senza il quale non puoÌ€ essere effettuata alcuna valutazione nel merito, secondo quanto previsto dalla nuova formulazione dell’art. 242 ter D. Lgs. 152/2006. Chiediamo, pertanto, alle S.V. di concordare tempestivamente un tavolo tecnico per discutere dei procedimenti da avviare, ciascuna per quanto di competenza”.