Al via altri due processi per i fratelli Bianchi. I due campioni di MMA, tecnica mista di arti marziali, sono già imputati per omicidio volontario davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone, per l’uccisione, nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, del 21enne Willy Monteiro Duarte, che si era attardato nella zona della movida per chiedere a un amico in difficoltà se avesse bisogno d’aiuto, e sono già stati condannati dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri per un giro di spaccio di droga ed estorsioni tra Artena, Lariano e Velletri.
Per loro il prossimo 3 novembre, sempre davanti al Tribunale di Velletri, inizierà l’istruttoria nel processo in cui sono accusati di altri due pestaggi. Due anni prima della tragedia a Colleferro, Marco e Gabriele Bianchi sono stati accusati infatti di aver massacrato con un tirapugni un 25enne di Lanuvio. Il giovane sarebbe stato picchiato il 14 gennaio 2018 a Velletri e i medici gli hanno assegnato una prognosi di 30 giorni.
Il 3 maggio 2018, sempre a Velletri, Marco Bianchi, insieme a un terzo fratello, Fabio, di sei anni più grande di lui, e ad altri quattro giovani è poi stato accusato di una rissa esplosa nei pressi di un locale, vicino alla caserma dei carabinieri, finita con una serie di lesioni subite da due coimputati, un ventenne di Velletri e un 22enne di origini marocchine. Il processo ha subito dei ritardi essendo stati nella precedente udienza proprio i Bianchi “dimenticati” in carcere. Non essendo stata effettuata la loro traduzione, il giudizio è stato fatto slittare e soltanto il 3 novembre appunto è previsto l’esame dei primi testimoni.
Il 18 novembre è però previsto l’inizio dell’istruttoria anche di un altro processo, in cui è imputato Marco Bianchi insieme a due fratelli gemelli di Velletri. Si tratta ancora una volta di un’aggressione, subita l’1 maggio 2018 da un 22enne originario della Guinea, che a quanto pare sarebbe stato picchiato in piazza Garibaldi, a Velletri, dopo aver fatto un apprezzamento a una ragazza. I gemelli giurano tra l’altro di non essere neppure stati lì quella sera, che uno di loro era al cinema con la fidanzata e l’altro in un ristorante a Roma, e che sono solo conoscenti dei Bianchi.
I due imputati somiglierebbero molto ai fratelli di Marco Bianchi e l’auto di cui venne presa la targa non sarebbe dei ragazzi di Velletri ma proprio della famiglia di Artena. Particolari questi che dovranno però essere chiariti nel corso del processo.