Stefano Fassina, deputato Liberi e Uguali ha voluto esprimersi sull’amara vicenda che ha coinvolto la città di Anzio, Edith Bruck e la discussa cittadinanza a Mussolini.
“È un’altra giornata triste per Anzio. È triste dover riconoscere le fondate ragioni di Edith Bruck nella sofferta rinuncia a ricevere il Premio per la Pace dal Comune di Anzio, città medaglia d’oro al valore civile. La nostra amata scrittrice fa riferimento non ai fatti del 1924, quando nei primi anni del fascismo l’allora amministrazione comunale diede la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Edith Bruck richiama i fatti dell’estate di 2 anni fa quando l’attuale Consiglio Comunale di Anzio, con l’attuale Sindaco, rigettò la richiesta di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e di riconoscere la benemerenza ad Adele Di Consiglio, cittadina di Anzio, ebrea, deportata ad Auschwitz, unica sopravvissuta allo sterminio della sua famiglia. Purtroppo, quanto accaduto due anni fa si inserisce in un un contesto segnato da continui sfregi istituzionali alla nostra Costituzione: sono note le partecipazioni ufficiali delle amministrazioni di destra di Anzio e Nettuno alle celebrazioni al cimitero dei caduti della X Mas”.
Infine, conclude con un invito al Sindaco di Anzio, Candido De Angelis: “Il Sindaco De Angelis potrebbe chiedere al Consiglio Comunale di Anzio di fare nei prossimi giorni quanto non fece l’estate del 2019. Siamo sicuri che di fronte ad un atto chiaro verso il periodo più nero della nostra storia, Edith Bruck rivaluterebbe la sua scelta di rifiutare il Premio per la Pace”.
Riconosciute le ragioni della scrittrice
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