La situazione dei casi Covid ad Aprilia, e soprattutto del ridotto numero di cittadini vaccinati contro il coronavirus, ora preoccupa davvero la Regione Lazio che è arrivata a chiedere al sindaco, Antonio Terra, di ripristinare con un’ordinanza l’obbligo di mascherina all’aperto. Ordinanza firmata nel pomeriggio di oggi. Quella che per tutta la giornata è sembrata essere solo un’ipotesi, dalle 17 è ufficialmente realtà.
AD APRILIA DI NUOVO L’OBBLIGO DI MASCHERINA ALL’APERTO
Ad Aprilia, secondo l’assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato, ci sarebbe una percentuale di persone vaccinate di circa il 10% in meno rispetto alla media della regione. Attualmente, ad Aprilia vi sono 451 persone positive al Coronavirus, con un incremento di 9 unità nelle ultime 24 ore.
Anche per questo, il sindaco – in accordo con le autorità sanitarie – ha firmato poco fa un’ordinanza per l’obbligo della mascherina anche all’aperto. L’ordinanza resterà in vigore “almeno fino a domenica 21 novembre”, e comunque fino a quando la situazione dei contagi non migliorerà.
COSA PREVEDE L’ORDINANZA
Nell’ordinanza viene prescritto “l’utilizzo di mascherine anche all’aperto per un periodo non inferiore a 7 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, comunque fino ad un miglioramento dell’attuale situazione epidemiologica”.
Non solo: bisogna “evitare ogni forma di assembramento sul territorio”; “sanificazione degli ambienti al chiuso dopo il loro utilizzo”; “adozione delle misure di prevenzione standard quali la disinfestazione delle mani”.
Resta l’obbligo inoltre, in caso di sintomi riconducibili ad infezione da Sars Cov – 2, di “isolarsi immediatamente e a contattare al più presto possibile il proprio medico curante e collaborare con i Servizi di Sanità pubblica per le valutazioni del caso e per le attività di tracciamento dei contatti”.
SI RISCHIANO MULTE FINO A 400 EURO
Siamo tornati indietro di otto mesi, quando le mascherine erano obbligatorie all’aperto e al chiuso. Chi verrà sorpreso senza mascherina rischia una multa di 400 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”.
“SERVE LA COLLABORAZIONE DI TUTTI”
“I dati registrati negli ultimi giorni rappresentano per noi un campanello d’allarme – commenta il sindaco – la situazione non presenta ancora criticità così ampie da giustificare zone rosse o interventi drastici. Ma è chiaro che occorre la massima collaborazione da parte di tutti, perché l’epidemia non è finita e un eventuale aggravamento dei dati potrebbe comportare nuove chiusure, con un impatto drammatico sull’economia della Città, proprio ora che ci avviciniamo al Natale. Anche per questo, abbiamo concordato con il Prefetto e i vertici della Asl, la reintroduzione dell’obbligo di mascherine all’aperto. Faccio appello a tutti i cittadini perché adottino la massima prudenza: molti nuovi casi di positività che stiamo registrando in queste settimane ci raccontano di focolai familiari, probabilmente dovuti ad un calo dell’attenzione. Dobbiamo invece mantenere alto il tasso di cautela, soprattutto nei contesti dove il contatto diretto è più facile: con i familiari, con gli amici, sul posto di lavoro. È solo grazie alla cooperazione di tutti che riusciremo a superare anche questa fase, insieme”.
D’AMATO: “AD APRILIA 10% VACCINATI IN MENO RISPETTO A MEDIA DEL LAZIO”
“Evitare ogni forma di assembramento e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della vaccinazione, tenendo conto che, rispetto alla media regionale, si è circa 10 punti percentuali in meno”. L’assessore regionale chiede “ai cittadini la massima collaborazione, anche alle comunità straniere presenti sul territorio e alle loro autorità religiose”.