Sanità carente ad Aprilia. A sostenerlo è il gruppo apriliano de L’Alternativa c’è, movimento composto da ex del Movimento cinque stelle, con una propria rappresentanza parlamentare alla Camera e al Senato. “In questi giorni il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato l’istituzione dell’Azienda Lazio.0. Si è dato vita ad una struttura che, in piena pandemia, servirà solo a creare e regalare tante poltrone e che gestirà una montagna di soldi pubblici a gestire i tanti soldi, dimenticando però il diritto fondamentale di tutti i cittadini ossia il diritto alla salute. Nel frattempo Aprilia si è trovata ad affrontare un’emergenza che ha dell’incredibile: la carenza dei Medici di base (causa anche pensionamenti), problematica questa che tocca anche altre cittadine della provincia. Solo nelle ultime ore, grazie ad alcuni medici e alla loro disponibilità ad aumentare da 1500 a 1800 i pazienti a loro carico si è vista una luce in fondo al tunnel, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che non è stato risolto nulla, è solo stata messa solo una toppa momentanea. La carenza di figure professionali persiste”.
“Tutto questo ha, sicuramente, radici lontane – precisa il gruppo apriliano de L’Alternativa c’è – Quando con proclami, passerelle politiche e tanto clamore mediatico, si inaugurano strutture come la Casa della Salute non si pensa minimamente ai servizi basilari per i cittadini che una struttura degna di nome e contenuti dovrebbe offrire. Cosa offre questa casa della salute? Ambulatori chiusi; altri in sofferenza perché carenti di specialisti; personale amministrativo non sufficiente: in pratica una vera e propria mancata programmazione tra personale di servizio e Concorsi programmati male e sotto la bufera giudiziaria”.
“A questo si aggiunge la terza ala della Casa della Salute i cui tanto proclamati lavori non sono mai partiti. Questa situazione porta, inevitabilmente, il cittadino a doversi rivolgere al privato anche fuori Comune e, purtroppo, in alcuni casi a non curarsi affatto. Un’ emergenza nell’emergenza a cui si è cercato di dare una risposta temporanea, evidenziando però ancora di più problematiche irrisolte da parte delle istituzioni, preposte compresa l’ amministrazione locale che, nella maggior parte dei casi, preferisce il silenzio alla giusta e reale informazione ai cittadini”.