A distanza di poco più di un anno, il 17 settembre 2020, la Giunta della città castellana, guidata dal sindaco Milvia Monachesi, aveva pubblicato una Delibera, la n° 103, con la quale provvedeva ad attivare Progetti Utili alla Collettività (PUC) negli ambiti culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, chiedendo ai rispettivi uffici di provvedere alla predisposizione dei relativi progetti e di inviare gli stessi al responsabile del Servizio Sociale per i successivi adempimenti.
Sul tema si è soffermato recentemente Fabio Angeletti, presidente del Circolo “Giorgia Meloni” di Castel Gandolfo, che in una nota stampa diffusa nelle ultime settimane ha voluto evidenziare come ad oggi, all’inizio di dicembre 2021, risultino attivati solamente i progetti relativi alla tutela del bene comune, alla tutela culturale e alla tutela ambientale. I percettori del Reddito di Cittadinanza, poi, stando a quanto riferito dallo stesso Angeletti, sarebbero appena 6 dei 91 a cui esso spetterebbe di diritto.
Abbiamo chiesto conferma (o smentita) al sindaco Milvia Monachesi: «Delle domande pervenute all’ufficio Servizi Sociali del Comune di Castel Gandolfo – ha dichiarato la prima cittadina castellana – non tutte rientrano nei profili idonei dei progetti realizzati per i Progetti Utili alla Collettività. Inoltre il Comune non conosce tutti i percettori di reddito, perché le richieste ci arrivano direttamente dall’INPS. Con tutti i fruitori di nostra competenza sono stati effettuati degli incontri e si è individuato per ognuno un percorso su misura. Solo con quelli compatibili si sono avviati dei progetti, che sono stati molto apprezzati dall’amministrazione».
Ecco, quindi, il motivo di quanto finora accaduto nella città del Lago Albano. È facile immaginare che, oltre a Fabio Angeletti, anche altri oppositori politici del sindaco Monachesi continueranno a monitorare l’evolversi della vicenda con grande attenzione, nell’interesse dei cittadini più in difficoltà.
Luca Rossetti