Cartelloni, filastrocche, osservazioni sugli alberi hanno accolto la piantumazione di nuove giovani piante nel cortile interno dell’istituto Donna Lelia Cateni, accogliendo, come ogni anno, la grande festa dell’Albero.
Seguono successivamente alcune lezioni sugli alberi e sull’importanza di preservarli al fine di avere un mondo più pulito e sano. «Bene ragazzi, ora che gli abbiamo dato una casa, non resta altro che accudirle come un fratellino e una sorellina» dice il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli che rassicura i ragazzi e gli affida un compito molto importante per loro, ma soprattutto per il futuro del mondo.
Franco Arminio, famoso poeta, scrittore, regista e “paesologo”, in una delle sue più famose poesie, intitolata “Cedi la strada agli alberi” dice: “Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro”.
Questa frase rappresenta perfettamente il modo di festeggiare da parte dei cittadini di Sermoneta, un piccolo paesino in provincia di Latina, che si riuniscono intorno all’abitante più antico di questo paese: il Leccio di San Francesco. Sul piazzale antistante il convento francescano possiamo trovare, con tutta la sua immensità questo leccio, che completa alla perfezione il paesaggio sottostante. La pianta trae questo nome proprio dal convento dei frati minori francescani.
Le sue origini, benché molto remote, sono datate qualche secolo dopo il passaggio su questa terra da parte di San Francesco. Inoltre la data della piantumazione di quest’ultimo risale al 1495, tre anni dopo la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, che nel 1492 partì con i suoi uomini in un viaggio pieno di intemperie, ma nonostante ciò riuscì a sopravvivere, un po’ come il leccio. I Sermonetani, infatti, festeggiano intorno al leccio recitando le proprie poesie o filastrocche, interpretando un canto o i bambini della scuola elementare mostrano a tutti le opere d’arte che sono riusciti a creare grazie alle mani che la natura gli ha donato. Secondo me questa ricorrenza annuale è un gesto per dimostrare agli alberi come alla natura la nostra gratitudine poiché la natura significa vita e finché ci sarà la natura e la sua vegetazione noi vivremo.
Le notizie riguardanti al pianeta non sono ottime: lo scioglimento dei ghiacciai, l’avanzamento dei terreni aridi, l’effetto serra e molti altri ancora. I politici ci promettono sempre che si farà qualcosa per migliorare, ma io non vedo miglioramenti. Qualche volta se mi sforzo provo a sentire la Terra che grida aiuto e io so che nel mio piccolo posso fare molto per salvaguardare il nostro pianeta.
Luca Tumbarello
Istituto comprensivo Donna Lelia Caetani di Sermoneta