Alcune forme tumorali incidono più di altre sulle donne rispetto agli uomini, e viceversa, perché esistono delle notevoli differenze di genere nella propensione a sviluppare una determinata malattia. Anche l’efficacia dei farmaci usati ha più o meno efficacia a seconda che il paziente sia un uomo o una donna.
È quanto emerso al convegno sulla medicina di genere che si è tenuto questa mattina a Sermoneta, organizzato dalla Breast Unit della Asl di Latina e la Lilt Latina, che proprio oggi ha chiuso a Sermoneta i festeggiamenti per il 40esimo anno di attività.
È stato spiegato cos’è la medicina di genere e perché è così importante. Esistono infatti delle differenze sostanziali tra i due sessi, sia nei sintomi di una determinata patologia che nel decorso della malattia e anche nella risposta alle terapie. Oltre al sesso, inteso nella sua accezione biologica, quando si prende in carico un paziente, non si può infatti non tenere conto del suo aspetto psicologico, culturale e sociale.
Ecco perché è così importante l’operato della Breast Unit, coordinata da Fabio Ricci, che prende in carico il paziente oncologico inteso come persona, con tutte le sue caratteristiche, biologiche, sociali, culturali e psicologiche curandolo con terapie personalizzate.
Purtroppo i dati riportati hanno anche evidenziato come l’incidenza dei tumori stia cambiando nel corso del tempo. Da un po’ di anni a questa parte stiamo infatti assistendo ad una minore incidenza del cancro al seno nelle donne a fronte di un aumento del 600% di quello ai polmoni.
La minore incidenza del tumore alla mammella è dovuto anche al fatto che su questo tipo di neoplasia si è insistito tanto dal punto di vista della prevenzione, che ha dato i suoi frutti, ma in realtà ci sono altre forme tumorali altrettanto allarmanti sulle quali fare informazione.
“Il progetto della Lilt Latina è quello di focalizzarci sulle fasce più deboli, che hanno meno facilità di accesso alle visite, e dar loro modo di effettuare controlli preventivi da medici competenti, ma anche di sensibilizzare molto di più i cittadini sui tumori maschili, dato che per quanto riguarda la cultura della prevenzione dei tumori che colpiscono gli uomini c’è ancora tanto da fare” ha sottolineato la Presidente della Lilt Latina Nicoletta D’Erme.
Terminato il convegno, c’è stata la cerimonia per l’anniversario della Lilt pontina che il 21 maggio ha compiuto 40 anni. A ricordare com’è iniziato tutto e come la Lilt di Latina negli anni abbia avuto un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo del polo oncologico dell’ospedale pontino, è stato uno dei volti storici dell’Associazione, il Dott. Alfredo Cecconi.
Ha commosso tutti quando ha parlato di come lui, allora Presidente della Lega Tumori pontina, insieme al dott. Ermanno D’Erme, Vicepresidente, papà dell’attuale Presidente della Lilt di Latina, venuto a mancare qualche anno fa proprio a causa di un tumore, si sono battuti per far diventare il Polo Oncologico un eccellenza e per avviare attraverso la Lilt Latina un processo di raccordo con i cittadini chiedendo loro un rapporto diretto e solidale.
A fare gli onori di casa, il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli. Tra i partecipanti anche il prefetto di Latina Maurizio Falco, il direttore generale della Asl di Latina Silvia Cavalli, il questore Michele Spina, il comandante provinciale dei carabinieri Lorenzo D’Aloia