“Torniamo a rivendicare spazi pubblici per lo sport, di fronte a uno dei tanti pezzi di patrimonio abbandonati che rappresenta l’ennesimo scandalo per la città – ha commentato sui propri canali social Diritti in Comune –. Abbandono e privatizzazione sono azioni conseguenti del malgoverno della città che, negli anni, ha completamente abdicato al suo ruolo. Diritti in Comune, attraverso la partecipazione orizzontale, vuole ribaltare il paradigma! Da oggi inizia un percorso che ci porterà, nelle prossimi settimane, a elaborare insieme ai cittadini e alle cittadine un progetto alternativo per la città pubblica”.
“Questa palestra è l’ennesimo spazio pubblico della nostra città abbandonato da anni – ha denunciato l’attivista Francesca De Rosa – e avrebbe bisogno di una sistemazione innanzitutto a livello edilizio. Sarebbe uno spazio utilissimo non solo per le associazioni sportive, che hanno sempre meno possibilità di svolgere le loro attività, ma anche per la scuola ‘Vittorio Bachelet’, che di fatto non ha una palestra. Dunque – ha concluso – potrebbe avere una funzione sia scolastica che extra-scolastica”.
“Diritti in Comune ha un’idea molto chiara sulla gestione dei beni comuni e degli spazi pubblici della città – ha aggiunto Guglielmo Abbondati, di Europa Verde Ciampino e sostenitore della coalizione –. La Costituzione italiana, all’articolo 118, pone l’accento sulla sussidiarietà orizzontale. Noi pensiamo che gli spazi pubblici debbano essere gestiti, in maniera concorrente, dai soggetti che si occupano della promozione sociale e del tessuto associativo in partenariato con l’amministrazione pubblica. Questa – ha detto ancora Abbondati – non è un’idea stravagante, avviene in moltissime città italiane, e non dobbiamo pensare che la gestione dei beni comuni sia demandabile al privato”.
“La nostra iniziativa è di denuncia, ma anche di proposta – così l’ex consigliere comunale Alessandro Porchetta, capogruppo di Diritti in Comune –. Questo spazio, negli ultimi anni, è diventato un deposito di atti comunali e delle aziende partecipate, è uno scempio. Qui si faceva sport e si giocava a basket, noi crediamo che con un investimento minimo si possa ricostruire e riqualificare. Purtroppo a Ciampino le priorità sono state puntualmente ribaltate, ma noi vogliamo riportare al centro la riapertura, la riqualificazione e la fruibilità degli spazi pubblici che caratterizzano la città, perché una città senza spazi pubblici non può essere definita tale. Faremo uscire – ha annunciato Porchetta – una mappa di tutti quelli che consideriamo beni pubblici in abbandono: qui finirà la fase di denuncia. Poi passeremo a quella di proposta, per la quale siamo già in contatto con tutte le società e le associazioni sportive del territorio”.
“Da troppi anni il modus operandi delle amministrazioni che si sono susseguite a Ciampino – ha evidenziato Patryk Ponza, attivista di Diritti in Comune e allenatore sportivo – è stato abbandonare uno spazio pubblico, portarlo al degrado e, con la scusa della rigenerazione, chiedere a qualche privato di prenderlo e sistemarlo, per un profitto non più della cittadinanza, ma del privato stesso. Davanti a un’entrata di questo spazio c’era la scritta, oggi coperta dai murales, ‘Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare’: in controtendenza con le ultime amministrazioni, serve che i‘duri’, come Diritti in Comune, facciano proposte serie e applicabili, considerato anche che presto arriveranno i soldi del PNRR. Sarà necessario avere le competenze per presentare un bando e che ci sia l’intenzione politica di rendere gli spazi pubblici fruibili alla cittadinanza”.
Luca Rossetti