2 dei 4 pozzi di controllo della discarica di Albano sottoposti l’11 novembre scorso alle verifiche dell’Arpa sono risultati contaminati da Triclorometano, Floruri e Arsenico, ossia tre elementi chimici molto pericolosi per salute e ambiente. I pozzi contaminati sono quelli denominati tecnicamente D ed A. Appena dentro i limiti di legge le sostanze proibite rinvenute negli altri 2 pozzi sottoposti al campionamento dei tecnici regionali, ossia il B e F1bis. “Non sono stati sottoposti ai controlli dell’Arpa Lazio – attacca il consigliere comunale Marco Moresco – gli altri 7 pozzi attivi ed operativi all’interno dell’immondezzaio: L, G, N, H, I bis, E e C bis. Tutto ciò, nonostante questi pozzi (tranne il C bis) a settembre scorso sono risultati gravemente inquinati. Questo è un scandalo prima di tutto politico: dove sono difatti le autorità che dovrebbero intervenire? Poi è anche uno scandalo ambientale ed igienico-sanitario, visto che da quanto sembra da quella stessa falda acquifera succhiano acqua centinaia di pozzi ad uso civile e commerciale dell’area a cavallo tra Albano, Ariccia e Ardea, ancora sprovvista di acquedotto pubblico. Gennaio è un mese decisivo per l’eventuale proroga dell’ordinanza della Raggi da parte del sindaco di Roma Gualtieri e non c’è tempo da perdere da parte di nessuno. Inoltre, ancora non sono stati resi pubblici i dati degli inquinanti rinvenuti nei 5 pozzi analizzati da Arpa il 16 dicembre e soprattutto il pozzo C bis: dopo tre settimane ancora siamo in attesa. Spero che i dirigenti pubblici dell’Arpa Lazio si smuovano e diffondano i dati quanto prima”.
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