Dopo quasi un anno di abbandono e incertezze i cittadini di Campoleone ottengono dall’Amministrazione apriliana almeno due promesse. Un parere sul pagare o meno le bollette relative al servizio idrico e l’impegno a trovare una via legale per riappropriarsi degli impianti campoleonesi ora gestiti da Acqualatina.
Il parere verrà espresso dall’amministrazione consultando i legali del Comune. Parteciperanno alle consultazioni anche tutti i capigruppo del consiglio comunale. La proposta di esprimere un parere qualificato per supportare i cittadini campoleonesi è stata avanzata in consiglio comunale da Monica Tomassetti del gruppo Pd. Rimane ancora sul tavolo il punto più spinoso della controversa vicenda, cioè la possibilità per l’amministrazione apriliana di riappropriarsi degli impianti della frazione, attualmente di proprietà di Acqualatina.
Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione proposta dall’opposizione di centro-sinistra, che impegna in questo senso tutta l’amministrazione. Secondo gli esponenti di centro-sinistra, per raggiungere l’obiettivo, sarebbe sufficiente annullare un verbale di riconsegna degli impianti siglato il 31 marzo 2009 tra Comune di Lanuvio, Acea, Comune di Aprilia e Acqualatina, che attribuiva la proprietà della porzione di reti idriche all’ente Pontino.
Scettico l’Assessore Chiusolo – delegato agli affari legali ed ai contenziosi -: “non so se si può fare” ha più volte ribadito manifestando dubbi di natura tecnico-legale sulla possibilità da parte del consiglio comunale di annullare quello che è stato ritenuto un “atto dirigenziale”.
L’accordo unanime è giunto solo dopo l’integrazione della mozione con la seguente nota: “il consiglio comunale dà atto di indirizzo politico, al dirigente, di annullare l’atto”. Non è certo giunta una soluzione definitiva per i cittadini della frazione. La strada da fare per risolvere il problema è ancora lunga.