Lenti progressive e multifocali, ormai è un argomento di cui si sente parlare quasi ovunque, ma spesso non viene trattato in maniera esaustiva o non viene spiegato come effettivamente si utilizzino.
Facciamo dunque un po’ di chiarezza.
Esse nascono dall’esigenza di avere gradazioni differenti a seconda della distanza di visione.
Quando arrivano gli “…anta”
Questa è una problematica che di solito si manifesta una volta raggiunti gli “anta”, in cui diventa difficoltosa la visione da vicino e per cercare di mettere a fuoco si tende ad allontanare ciò che si vuole leggere.
Ciò dipende dall’invecchiamento fisiologico dell’occhio, in modo specifico del cristallino, ed è una situazione che colpisce in maniera trasversale tutti, a prescindere dal difetto visivo.
Pertanto che il soggetto sia miope, ipermetrope o emmetrope (senza alcun difetto visivo) se svolge un lavoro di ufficio avrà bisogno
- di una gradazione da lontano per vedere la persona dall’altra parte della scrivania,
- una per vedere il monitor
- e infine una per vedere la tastiera.
Ma la problematica più grande è che spesso le varie esigenze si sovrappongono: mi spiego meglio.
Un attimo prima guardiamo da lontano, poi passiamo al video e subito dopo alla tastiera, il tutto più volte in pochissimo tempo.
Ma nessuno degli occhiali che abbiamo elencato in precedenza ci consente di vedere bene se non alla distanza per cui è progettato.
Si evince immediatamente che quindi lavorare diventerebbe non solo problematico, ma anche oltremodo faticoso, in quanto saremmo portati a dover cambiare continuamente due o tre paia di occhiali a seconda della distanza !!!
Ecco allora che l’occhiale progressivo è la soluzione ideale per svolgere non solo l’attività di ufficio, come nell’esempio, ma anche la maggior parte delle attività quotidiane.
Il suo funzionamento è tanto semplice quanto geniale.
Come funziona l’occhiale progressivo
Esso infatti presenta nella parte superiore la gradazione da lontano posta all’altezza del foro pupillare, mentre mano a mano che ci avviciniamo al bordo inferiore dell’occhiale il potere della lente aumenta in maniera graduale (da qui il nome progressiva), fino a raggiungere la gradazione da vicino.
Questa tecnica costruttiva ha numerosi vantaggi, tra cui sicuramente annoveriamo il lato estetico. Non essendoci più la lunetta (bifocali), infatti, è impossibile stabilire dall’esterno di che tipo di lente si tratti.
E nel quotidiano invece?
Le applicazioni pratiche non si limitano solo alla vita lavorativa come nell’esempio di prima, ma possono tornare utili in svariate circostanze come la guida, in cui riusciamo a vedere senza difficoltà il cruscotto, oppure quando la sera mangiamo con la televisione accesa possiamo goderci la nostra serie tv preferita e vedere bene il piatto di fronte a noi senza problemi.
Il consiglio dell’Ottica Davoli di Latina
Molte volte mi chiedono se sia il caso di fare le lenti progressive anche in assenza di una gradazione da lontano. Solitamente la mia risposta in questo caso è che ci deve essere una scelta consapevole del portatore.
Sicuramente la lente progressiva ci consente, in tutta comodità, di avere sempre fruibile l’occhiale da vicino semplificando notevolmente qualsiasi compito quotidiano.
Inoltre l’occhiale non ha più la connotazione negativa che aveva una volta. Esistono infatti montature di ogni foggia e stile che ci consentono sicuramente di trovare un modello che può valorizzare il nostro viso e garantirci il gusto di portare un accessorio di moda che in questo caso è anche utile.
Vi aspettiamo da Ottica Davoli per parlarne insieme e valutare insieme l’occhiale giusto per Voi!
Se è Ottica Davoli si Vede.
OTTICA DAVOLI
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