«Abbiamo affrontato innanzitutto la vicenda della sostituzione della Tac, che così tanti interrogativi ha suscitato. Quella in arrivo è un’apparecchiatura di ultima generazione, a 128 strati, la più moderna nella provincia di Latina, capace di indagare a fondo e fare diagnosi precoci. – spiega il sindaco – È molto veloce e consente di ridurre i tempi di attesa. Insieme al Direttore dei lavori, abbiamo visitato il locale deputato ad ospitarla, oggetto di importanti interventi di adeguamento che dovranno necessariamente terminare in breve tempo perché per il 9 aprile è programmato l’arrivo della nuova Tac. Non era possibile installare la nuova Tac senza prima adeguare gli impianti e il locale, così come, al momento, la possibilità di mantenere in funzione una seconda apparecchiatura non è percorribile perchè bisogna cercare un locale adatto dal punto di vista statico (la TAC è molto pesante, ndr) e delle schermature. Confido che in futuro questa possibilità si possa concretizzare. I lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso stanno procedendo e sono terminati i lavori di ammodernamento della sala operatoria ortopedica, dotata di nuove attrezzature. Mancano solo le porte che stanno per arrivare. Altra buona notizia – continua il sindaco – è il prossimo arrivo di un’apparecchiatura radiologica telecomandata, cioè utilizzabile anche da remoto. Questo significa che l’esame è eseguibile e refertabile anche da un altro ospedale collegato che non sia quello in cui risiede fisicamente il macchinario. Anche il ‘drive in’ è pienamente in funzione e sono circa 170 gli accessi quotidiani al servizio. È stato ricavato uno spazio adeguato per le vaccinazioni che riprenderanno appena ci sarà l’ok dell’Aifa e del governo».
«Il Direttore mi ha assicurato che il ‘Fiorini’ è un ospedale su cui si stanno facendo investimenti importanti che lasciano ben sperare per il presente e per il futuro – conclude Roberta Tintari –. Questo non toglie che ci siano alcune criticità molto serie, soprattutto per quanto riguarda la carenza di organico, che vanno risolte con urgenza e che, di fatto, limitano le piene potenzialità della struttura».