È quanto scrive nel proprio decreto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel decreto con cui ha prorogato per altri sei mesi la permanenza della Commissione straordinaria chiamata ad amministrare Anzio e Nettuno, sciolte per infiltrazione malavitosa il 30 novembre 2022.
Nel decreto, firmato a fine marzo ma pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo in questi giorni, si legge che “le esigenze della collettività locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalità e restituisca efficienza e trasparenza all’azione amministrativa dell’ente”.
L’atto è controfirmato anche dal presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che avevano decretato la proroga di altri sei mesi nel corso della seduta del consiglio dei Ministri lo scorso 26 marzo. Ora c’è anche la firma del Capo dello Stato e dunque la decisione è ufficiale e definitiva.
Stando così le cose, è probabile che si vada a votare in autunno du quest’anno, probabilmente a novembre, salvo una ulteriore proroga della gestione commissariale.
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Non solo Anzio e Nettuno…
Nei giorni scorsi il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha svolto una informativa al Consiglio dei Ministri in merito all’istituto dello scioglimento, che ha visto complessivamente, a partire dalla sua introduzione nel 1991, l’effettuazione di 463 accessi ispettivi, a cui sono seguiti 387 scioglimenti (380 comuni e 7 ASL).
Dal 2014 oggi sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa 133 Comuni, in un solo caso la magistratura ha annullato il provvedimento.
Nel Lazio, oltre ad Anzio e Nettuno è stato decretato lo scioglimento solo di un altro Comune. Anzi si tratta di un Municipio di Roma, quello relativo alla zona di Ostia, avvenuto nel 2015.
Sono 15 i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose dal Governo Meloni. Ad oggi sono 22 i comuni gestiti da commissari straordinari per scioglimento per infiltrazioni mafiose.