«Da parte di forze politiche e sociali ed anche da tanti cittadini, continuano a pervenire segnalazioni di ripristini parziali sulle strade interessate da lavori realizzati da gestori di servizi, acqua e gas, non seguiti, spesso, o a molta distanza di tempo, dai previsti interventi di sistemazione definitiva».
Inizia così la lettera che la Commissione Straordinaria ha scritto ai dirigenti comunali parlando delle strade malconce a Nettuno, tirando le orecchie agli uffici chiedendogli di impegnarsi di più.
Le esortazioni ai dirigenti della Commissione Straordinaria di Nettuno
«Ciò premesso, si prega voler svolgere le iniziative di competenza, previo forte e pressante sensibilizzazione delle ditte interessate, finalizzate al rispetto ottimale delle regole disciplinanti lo svolgimento dei lavori, in un contesto di leale e feconda collaborazione con l’apparato tecnico di questo Comune, deputato ai controlli, che è vivamente pregato di intensificare, per evitare ogni possibile “chiacchiera” di lassismo o mollezza».
I commissari sono molto attenti all’umore della gente e sanno che c’è molta sfiducia nell’operato della pubblica amministrazione, non solo a Nettuno ma un po’ in tutta Italia. Da qui la necessità di richiamare ciascuno al proprio dovere, mancando la parte politica che possa svolgere questo ruolo.
«Si confida nella migliore disponibilità collaborativa degli Enti erogatori di importanti ed essenziali servizi, ai fini di un esatto e puntuale rispetto delle norme riguardo l’esecuzione dei lavori e la successiva sistemazione del sedime stradale interessato».
La Commissione Straordinaria è anche consapevole, come scrive, che «le lamentele formali ed informali arrivano a centinaia sulla situazione precaria delle strade del territorio, una vera emergenza che l’ufficio tecnico fronteggia come può. Le esigenze e le necessità sono infinite, le risorse pochissime e limitate, è mancata negli anni una politica programmatoria seria, valida, efficace con il risultato preoccupante di oggi».
LEGGI ANCHE: Via dello Scopone a Nettuno dissestata, un cittadino: “Si rischia di morire”