A guidare il team di ricerca internazionale lo staff di archeologi impegnati nella terza campagna di scavi e studio del Sepolcreto Ostiense presso la Basilica di San Paolo f.l.m., guidato dal Prof. Llorenç Alapont Martin dell’Università Europea di Valencia, da anni protagonista di diversi progetti in Italia riguardanti in particolare l’archeologia funeraria, tra i quali lo scavo e lo studio della necropoli di Porta Nola a Pompei e quello, ancora in corso, della necropoli di Porta Sarno e della necropoli alto medioevale rinvenuta lo scorso anno a Privernum.
La collaborazione tra il Comune di Pomezia e l’Università di Valencia, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma Capitale, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, è partita ufficialmente ieri presso il Museo Lavinium con una lezione del Prof. Alapont Martin incentrata proprio sullo studio dello scheletro umano rinvenuto nel nostro territorio: dallo studio dei resti umani è possibile ricostruire l’identikit di una popolazione, dalle pratiche funerarie è possibile capirne gli usi e i costumi.
“Nonostate tutte le difficoltà del momento – dichiara Federica Colaiacomo, responsabile scientifica del Museo Lavinium – la ricerca va avanti, e il Museo Archeologico Lavinium, supportato dalla volontà dell’Amministrazione Comunale sempre pronta ad accogliere nuove proposte e stimolanti idee, ne sta dando ampia dimostrazione”.