Qualche fan a caccia di “ricordi” ha infatti pensato bene di staccare la riproduzione in bronzo dell’autografo del Califfo che era collocato sulla lastra di travertino della tomba. Un gesto sconsiderato messo a segno da chi evidentemente non ritiene di avere rispetto.
Ad accorgersene sono state alcune persone che frequentano abitualmente la tomba e che hanno notato la lapide “spogliata” dell’autografo.
La tomba di Califano, sepolto insieme al fratello e al nipote nel cimitero di via Strampelli, è meta settimanalmente di fan che arrivano da ogni parte d’Italia per portare un omaggio: chi un fiore, chi una lettera. Tanto che proprio ai piedi della tomba c’è lo spazio per lasciare un ricordo, una lettera, una frase.
Purtroppo non è insolito che i “cacciatori di ricordi” vadano a depredare le tombe dei loro beniamini.
Ben nota è la lotta quotidiana della sorella di Rino Gaetano, che settimanalmente deve sostituire le foto del cantautore scomparso nel 1981 sulla tomba al cimitero del Verano: i fan rubano la cornice e l’immagine al suo interno, riproduzioni dal costo di pochi centesimi.
L’amore di Ardea per Califano
Quanto accaduto alla tomba di Califano non intacca il rapporto di Ardea con il suo cantautore.
Proprio Ardea ha sancito il gemellaggio con il Comune di Pagani, in Campania, città in cui Franco Califano ha trascorso gli anni della giovinezza e dell’adolescenza.
Sempre Ardea ha intitolato al Califfo il piazzale dove ha sede il comando della Polizia locale.
E, la scorsa settimana, anche Roma ha dedicato una piazza al celebre cantautore, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri che per l’occasione ha eseguito alcuni brani alla chitarra.
Ardea ospita la casa museo Califano, aperta un sabato al mese, e organizza periodicamente eventi dedicati al “poeta di Roma”. Non sarà un atto vandalico a interrompere questo amore.
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