Sono stati momenti veramente di grande terrore nella tarda mattinata nella zona di via Cinelli, quando un cane di grossa taglia, un pastore asiatico, scappato dal terreno dove vive con il suo proprietario, un uomo di mezza età del posto, ha seminato il panico per molti minuti. I fatti, secondo la ricostruzione della Polizia Locale di Velletri intervenuta sul posto con due pattuglie e alcuni testimoni del fatto: sono circa le 12.15 quando il grosso cane riesce ad uscire dalla proprietà dove vive insieme ad altri cani, approfittando del cancello della villa, che si era aperto per pochi secondi, mentre il loro proprietario si recava al lavoro con la sua macchina.
Pochi minuti dopo il pastore di colore bianco e grossa taglia, una sorta di maremmano e cane da guardia alle mandrie del centro Asia, si dirige verso una stradina interna della zona periferica parallela alla contrada molto abitata di Colle Ottone. Ad un certo punto il pastore asiatico, nota un cagnolino, di taglia piccola, uno Yorkshire, “Ricky” questo il suo nome, che all’interno della sua proprietà, nel cortile esterno, stava attendendo la sua padroncina, una ragazza del posto per fare una passeggiata.
Il pastore si avventa contro il piccolo cagnolino azzannandolo più volte al collo e su altre parti del corpo dilaniandolo e uccidendolo in pochi secondi. La ragazza e la madre scendono subito nel cortile esterno aperto della loro casa di campagna e notano la tragica scena, il pastore asiatico con il cagnolino, privo di vita ancora tra le sue grosse fauci, che a sua volta scappa verso la strada principale. Disturbato dalle molte persone scese in strada attirate dalle urla della ragazza, il cane lascia la presa, e abbandona in terra il povero Yorkshire privo di vita. Il grosso animale, spaventato si dirige verso la villa e la proprietà di una famiglia poco distante dal terreno da dove era scappato, qui incrocia due donne di mezza età che erano uscite dalla loro casa per dare aiuto alla ragazza sotto shock che tentava di rianimare il suo piccolo cane.
Il grosso cane, molto aggressivo, tenta di aggredire anche le due donne, all’interno del loro cortile. Nel frattempo arriva il marito di una delle due donne che cerca di allontanare il cane dalla loro proprietà suonando il clacson della macchina. Solo dopo diversi minuti e vari tentativi di far allontanare il cane dalla sua proprietà senza esito, mentre l’animale ringhia alle due donne e le tiene sotto scacco per morderle, l’uomo decide di prendere il fucile da caccia detenuto legalmente e spara un colpo che colpisce il cane alla parte destra della testa.
“Sembrava ormai morto, esanime in terra, racconta uno dei testimoni, invece il cane si è rialzato, ferito, barcollante e sanguinante e ha continuato a ringhiare, per poi allontanarsi verso la sua proprietà dove nel frattempo, la polizia locale intervenuta subito sul posto con due pattuglie, aveva chiamato e fatto rientrare il suo padrone che conosciamo bene, un nostro vicino di casa da tanti anni, a cui avevamo più volte detto di stare attento a non fare uscire i due maremmani”.
Sul posto sono giunte anche alcune volanti dei commissariati di Polizia di Genzano e Albano, allertate dalla sala operativa del 112 visto la gravità dei fatti e il cane in fuga ferito e arrabbiato. Solo dopo alcuni tragici minuti, con i residenti tutti barricati in casa, il proprietario, un 40enne del posto, è riuscito a immobilizzare il cane con un guinzaglio, dentro la sua proprietà e ad caricarlo in macchina, per portarlo ferito e sanguinante alla testa, da un vicino veterinario, che sta tentando il tutto per tutto per salvargli la vita, ed ha eseguito una delicata operazione.
Le indagini seguite dalla polizia locale di Velletri stanno accertando tutti i fatti. Il proprietario del cane rischia una sanzione per omessa custodia del cane e una denuncia penale per aver contribuito in qualche modo, con il suo comportamento, a determinare la morte di un altro cane. Mentre per l’uomo che ha sparato, seppur per difendere la sua famiglia e le persone presenti che rischiavano di essere aggredite dal cane in quel momento, dopo aver ucciso il piccolo “Ricky”, si potrebbe configurare il reato di uccisione di animale, nel caso il pastore dovesse morire in seguito al colpo in testa.
Ma sarà il magistrato della procura di Velletri a determinare il da farsi, dopo aver ricevuto l’intera informativa di indagine della polizia locale veliterna. Le armi dell’uomo che ha sparato al cane impazzito, alcuni fucili da caccia e munizionamento, tutto detenuto legalmente, con regolare porto d’armi, sono state ritirate a scopo precauzionale dagli agenti della municipale mentre il fucile da caccia da cui è partito il colpo è stato posto sotto sequestro penale. Il servizio veterinario della Asl Roma 6 intervenuto sul posto ha svolto le indagini e i controlli sanitari sui cani coinvolti, accertando che erano tutti tenuti in maniera regolare e muniti di microchip.