Ormai il pino di via delle Zinnie, nella zona della Laurentina, è diventato un vero e proprio caso. Il Tar del Lazio, dopo aver bloccato l’abbattimento dell’albero ordinato dal sindaco, ha infatti ora deciso di indagare sulla vicenda, incaricando di una serie di accertamenti i vigili del fuoco.
La Polizia locale e il personale del servizio ambiente del Comune di Ardea, dopo aver compiuto un sopralluogo in via delle Zinnie, hanno sostenuto che un grande pino lì presente è pericoloso e va abbattuto. Per i “caschi bianchi” l’albero, “con la sua folta chioma, sovrasta l’abitazione e le radici si sono infiltrate nella cantina dell’abitazione di proprietà”. Il 19 giugno scorso, il sindaco Luca Di Fiori ha così emesso un’ordinanza, imponendo ai proprietari del terreno, un 83enne di Roma e la moglie, di far abbattere con urgenza quel pino, “al fine di rimuovere una situazione di pericolo rappresentata dallo stesso”. I due anziani hanno però impugnato il provvedimento del primo cittadino, chiedendo al Tar di annullarlo e, nell’attesa di esaminare nel merito la vicenda, di sospenderlo. Un’ordinanza subito congelata, ancor prima di sentire le parti, dal presidente della II sezione bis del Tar del Lazio, Domenico Lundini.
Esaminato il caso in aula e visto che sulla situazione di pericolo il Comune e l’agronomo incaricato dai ricorrenti sono giunti a conclusioni diametralmente opposte, i giudici amministrativi hanno così deciso di indagare. Confermando lo stop all’ordine di abbattimento, il Tar del Lazio ha affidato al comando dei vigili del fuoco di Roma l’incarico di accertare se il grande albero è pericoloso e, in tal caso, se è possibile risolvere il problema senza tagliarlo.
I vigili dovranno consegnare al Tribunale una relazione entro il 20 dicembre e informare le parti nel caso si rechino ad Ardea per un sopralluogo, affinché tanto il Comune quanto i ricorrenti possano prendere parte al controllo con un loro tecnico di fiducia. La vicenda verrà nuovamente esaminata in aula l’8 gennaio prossimo.
La Polizia locale e il personale del servizio ambiente del Comune di Ardea, dopo aver compiuto un sopralluogo in via delle Zinnie, hanno sostenuto che un grande pino lì presente è pericoloso e va abbattuto. Per i “caschi bianchi” l’albero, “con la sua folta chioma, sovrasta l’abitazione e le radici si sono infiltrate nella cantina dell’abitazione di proprietà”. Il 19 giugno scorso, il sindaco Luca Di Fiori ha così emesso un’ordinanza, imponendo ai proprietari del terreno, un 83enne di Roma e la moglie, di far abbattere con urgenza quel pino, “al fine di rimuovere una situazione di pericolo rappresentata dallo stesso”. I due anziani hanno però impugnato il provvedimento del primo cittadino, chiedendo al Tar di annullarlo e, nell’attesa di esaminare nel merito la vicenda, di sospenderlo. Un’ordinanza subito congelata, ancor prima di sentire le parti, dal presidente della II sezione bis del Tar del Lazio, Domenico Lundini.
Esaminato il caso in aula e visto che sulla situazione di pericolo il Comune e l’agronomo incaricato dai ricorrenti sono giunti a conclusioni diametralmente opposte, i giudici amministrativi hanno così deciso di indagare. Confermando lo stop all’ordine di abbattimento, il Tar del Lazio ha affidato al comando dei vigili del fuoco di Roma l’incarico di accertare se il grande albero è pericoloso e, in tal caso, se è possibile risolvere il problema senza tagliarlo.
I vigili dovranno consegnare al Tribunale una relazione entro il 20 dicembre e informare le parti nel caso si rechino ad Ardea per un sopralluogo, affinché tanto il Comune quanto i ricorrenti possano prendere parte al controllo con un loro tecnico di fiducia. La vicenda verrà nuovamente esaminata in aula l’8 gennaio prossimo.
30/11/2015