«Ci auguriamo che a nessuno, neppure dell’opposizione, prenda il “mal di pancia” la mattina del 24 e arrivi puntuale davanti alla porta del protocollo generale. Invitiamo anche i colleghi di maggioranza a unirsi a noi». La decisione di posticipare la firma delle dimissioni è motivata, dicono loro, dalla volontà di non andare al voto in primavera per affidare, invece, la città a un anno di gestione da parte di un commissario prefettizio, che dovrebbe «restituire al futuro Sindaco un Comune depurato».
Qualcuno, più pragmaticamente, potrebbe pensare che i tre siano consapevoli che sarebbe difficile uscire vittoriosi da una tornata elettorale troppo vicina, e che per questo vogliano prendere un anno di tempo per “preparare” la campagna elettorale. Una preoccupazione che potrebbe, in effetti, riguardare anche il centrosinistra.
Così, salvo ripensamenti, pare che Ardea resterà senza politica proprio in un momento estremamente delicato, dopo il recentissimo scandalo che ha coinvolto anche un ex dipendente del Comune: la presunta frode che ha visto mettere agli arresti domiciliari cinque soggetti legati anche alla ditta che, ad Ardea, svolge il servizio di igiene urbana. Una faccenda “bollente” di cui non si conoscono ancora gli eventuali sviluppi.