Se da una parte si possono dire chiusi i problemi nella maggioranza, dall’altra ci sono nuove nuvole che si addensano sull’amministrazione. Il consigliere anziano Mauro Giordani ha scritto al Prefetto di Roma chiedendo lo scioglimento del Consiglio, dopo che per ben 7 volte l’Assise è andata deserta per mancanza di numero legale.
Il sindaco in questi mesi non è mai riuscito a garantirsi la presenza dei suoi consiglieri in aula e questo ha portato alla paralisi istituzionale del Comune. Solo lunedì la Giunta ha approvato il bilancio 2016, in ritardo di oltre 40 giorni rispetto alla scadenza prevista dal Governo. Il Prefetto
A questo punto seguendo la strada della legalità e del rispetto di leggi e regolamenti Giordani e tutta l’opposizione giocano la carta finale dello scioglimento.
Il Comune infatti sarebbe inadempiente perché doveva entro l’8 giugno approvare il bilancio di previsione 2016 pena lo scioglimento. C’è da dire che nella diffida del Prefetto non si fa riferimento esplicito alla necessità di approvazione entro l’8 giugno del Bilancio in consiglio. Ed in effetti la Giunta ha varato l’atto entro il termine imposto dal Prefetto. Questioni di lana caprina? È anche vero che la Prefettura ha chiesto di ricevere le copie delle deliberazioni di Giunta e di Consiglio Comunale.
Attualmente il consiglio comunale non ha ancora surrogato consiglieri dimissionari (assemblea convocata il 9 giugno), non ha eletto il presidente e non ha ricevuto il bilancio di previsione 2016. Ora la palla passa al Prefetto vediamo che succede.