Domani torna a riunirsi il consiglio comunale di Pomezia, che vedrà il sindaco Adriano Zuccalà coi numeri risicatissimi, dopo la costituzione a luglio scorso del gruppo Consiliare Pomezia Attiva, composto da 4 consiglieri del M5S “non più disposti ad accettare la gestione ristretta e verticistica del Sindaco Zuccalà, circondato da un “cerchio magico” con il quale condivide analisi e strategie”.
“Il nostro senso di responsabilità verso la cittadinanza ci ha indotto a rinviare l’inevitabile rottura politica, a cercare nuove metodologie, un maggior confronto, ma alla fine abbiamo dovuto prendere atto delle differenze di vedute inconciliabili”, spiega il gruppo, che dice di aver ricevuto la richiesta di sostenere il sindaco fino a fine mandato.
“Da parte nostra, abbiamo nuovamente fatto presente ciò che avevamo già chiesto, pubblicamente, in Consiglio Comunale: un impegno della maggioranza a fare davvero politica al di fuori delle segrete stanze, abbandonando gli atteggiamenti di chiusura che hanno imposto in questi anni; un atto di responsabilità da parte del sindaco rispetto ai gravi errori commessi nella gestione del gruppo politico, che conta 6 consiglieri dimessi e 4 fuoriusciti a fronte dei 15 che furono eletti, più un importante assessore dimissionato. Abbiamo risposto con chiara fermezza agli attacchi rivolti al gruppo Pomezia Attiva, mantenendo nonostante tutto una residua disponibilità a ogni iniziativa volta a un vero confronto. Al momento tutto tace a livello regionale e nazionale”.
“Le decisioni di pochi calate dall’alto non ci piacciono. Venerdì 26 agosto ci sarà la discussione di tre importanti proposte, di cui due presentate dal nostro gruppo, con le quali intendiamo portare all’esame del Consiglio Comunale argomenti fondamentali che meritano di essere discussi pubblicamente, con trasparenza, al di fuori di tavoli privilegiati. Vedremo in aula se il Sindaco e i suoi stretti sostenitori saranno in grado di rammentare i valori fondanti del M5S”.