RIceviamo e pubblichiamo il contributo di una cittadina sull’ospedale dei Castelli che sottolinea l’assenza pressoché totale di alberi in tutta l’area ospedaliera, con i notevoli problemi che comporta, sopratutto nei giorni di grande caldo, e gli enormi mancati benefici anche per gli stessi pazienti e operatori sanitari.
La testimonianza
Quello che voglio sottolineare in questa torrida estate è l’impatto che dá una simile struttura a chi ci arriva, deve parcheggiare e aspettare all’esterno un paziente temporaneamente ambulatorializzato.
Immaginate una enorme struttura di cemento, metallo e vetro calato su un terreno semidesertico, circondato da parcheggi all’aperto su asfalto o betonelle o sterrato, polveroso senza un minimo riparo dal sole, oggi 43°!
Negli spazi intorno all’ospedale, immaginati come ridenti aiuole piene di fiori nei fantasiosi rendering dei progettisti, cresce solo erba spontanea (c.d. erbaccia), completamente secca perché le aiuole (nome di fantasia) non hanno un sistema di irrigazione, tranne l’ unica verdeggiante, ça va sans dire, ricavata accanto all’ingresso principale, dotata anche di un prezioso (perché unico) anello di fiori. UNA aiuola verde per salvare l’immagine di un Ospedale moderno e green! Vicino all’unica aiuola innaffiata, un altro bel prato verde..questo però é un tappeto artificiale, di plastica! Che orrore.
Ma quello che trovo veramente scandaloso per un ospedale (e mi chiedo chi ha avuto la competenza per progettarlo) NON C’È NEANCHE UN ALBERO NEI DINTORNI DELL’OSPEDALE! No, a dir la verità ce n’è uno, una povera magnolia sofferente, che non ha il coraggio di crescere, sta raccogliendo tutte le sue forze per sopravvivere alla siccità e alle auto che parcheggiano sulle sue radici!
Ma come? Non ci sono fior di studi sugli alberi, che oltre a donare ossigeno e frescura, offrono un senso di benessere e una visione di piacere a chi li guarda, soprattutto nei luoghi di cura?
Una ricerca ha rivelato che la presenza di alberi nelle aree urbane contribuisce a ridurre lo stress, aumentare la soddisfazione della vita e promuovere uno stato mentale positivo: in breve, gli alberi nelle aree urbane migliorano significativamente il benessere psicologico delle persone.
Attorno al NOC ci sarebbe lo spazio per far crescere una foresta urbana, con varie specie, essenze, arbusti, aree ombreggiate dove lasciare la possibilità a pazienti e loro parenti di soffermarsi e godere di bellezza, fresco, ossigeno, biodiversità.
Non solo: gli spazi verdi urbani possono contribuire alla riduzione delle temperature nelle città. Incorporare più aree verdi negli spazi urbani e promuovere interventi per aumentare la forestazione urbana può aiutare ad affrontare il problema delle isole di calore delle nostre città e migliorare la resilienza urbana ai cambiamenti climatici.
Chissà che qualcuno nelle alte sfere della politica non consideri la possibilità di intervenire su questi spazi abbandonati con un bel progetto di forestazione urbana.
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(articolo del 12/01/2017)