Se a Carnevale ogni scherzo vale, questo non è proprio il caso di Pallavolo Pomezia che ha poco da ridere, vista l’ultima prestazione nel campionato di serie C. E c’è poco da ridere anche in virtù di una classifica che impietosamente lascia le bianconere in piena zona retrocessione. La cronaca parla della prima gara del girone di ritorno del massimo campionato regionale federale contro il Don Orione, partita giocata decisamente male dalle pometine sconfitte in casa per 3-1. Coach Emiliano Sabatini ha tutte pronte nel proprio organico, compreso l’ultimo rinforzo Marzia Silvestri. Può schierare quindi la formazione migliore: le sorelle Cecchini sulla diagonale palleggiatore-opposto, Marconi e Silvestri di banda, Viglietti e Salustri al centro con D’Andrea libero. Il primo set è disastroso, soprattutto con la pessima ricezione di D’Andrea: si va sotto anche sette punti, per poi recuperare nel finale sul 24-24. Il pubblico si illude, dopo un bel recupero, sembra fatta, ma in quei frangenti serve più attenzione. Viglietti e D’Orazio, che era stata chiamata a sostituire troppo presto Silvestri, sbagliano due battute consecutive ed il l set finisce 26-28 per le romane. Il secondo set parte ugualmente molto male; sotto di diversi punti, la situazione viene ribaltata: trascinate da Marconi e soprattutto da una buona Viglietti che, al centro, fa tanti punti e tocca decine di palloni a muro. Purtroppo per i non addetti ai lavori l’illusione svanirà da lì a poco. La realtà è che in questo secondo set, pur finito con il largo vantaggio di 25-20, sono più le pecche delle orionine che fanno molti errori piuttosto che i meriti delle locali. Ed infatti l’esperto coach romano Stefano Priori, dopo una bella strigliata alle sue, rimette in moto la sua squadra che fa esattamente quello che chiede: battere sulle bianconere che più sono in difficoltà e limitare al minimo gli errori delle sue attaccanti di banda. E così col minimo sforzo vincono la terza frazione per 19-25 le romane, aiutate anche dalla modesta prestazione delle due Giulie Bianchini e Visintini che subentrate a Alessia Cecchini e Salustri iniziavano a palleggiare ed appoggiare attacchi mentre le avversarie sull’onda dell’entusiasmo tiravano forte e macinavano punti. Il quarto set è stato anche peggio: 17-25 ed è inutile aggiungere altro sulle singole. “E’ stata una prestazione da dimenticare da parte di tutti, dagli allenatori alle atlete” commenta il direttore tecnico Giuseppe Scopetta, che aggiunge “non abbiamo affrontato il campionato per vincerlo ma eravamo e continuiamo ad essere attrezzati per arrivare ad una comoda salvezza; è vero pure che abbiamo avuto un grosso infortunio di un atleta. Ma non è corretto giustificare qualcuno o qualcosa. Molto bravi, oggi, gli avversari. All’andata però avevamo vinto tre a zero, e l’atleta infortunata non era stata utilizzata. Mentre il resto dell’organico era lo stesso che c’è ora. Peraltro abbiamo anche un rinforzo da dicembre scorso. Non ci sono giustificazioni. Sono abituato a combattere e dall’esterno continuerò a dare una mano al gruppo ed a credere nella salvezza finchè la matematica non ci condannerà. Mancano ancora tredici gare: una nostra avversaria diretta per la zona retrocessione oggi ha battuto la terza in classifica; noi invece abbiamo perso con una diretta concorrente alla retrocessione. Dobbiamo immediatamente cambiare mentalità, iniziando a lamentarci di meno se facciamo panchina e a meritarci la maglia bianconera da titolare se chiamati ad entrare in campo. Se fossi al posto loro? Parlerei di meno, non mi lamenterei soprattutto con gli arbitri. Lavorerei di più: farei un quarto allenamento sabato prossimo ed un quinto la domenica mattina prima di giocare il pomeriggio.” Abbiamo visto una bruttissima partita, comprendiamo l’amarezza del direttore tecnico che non costringerà il gruppo a cambiare la propria programmazione di allenamenti, né farà scelte “calcistiche” di esoneri ovvero sospensioni. Manca ancora molto alla fine della stagione. Ma bisogna immediatamente cambiare marcia: l’anno scorso la squadra, composta per la maggior parte dagli stessi elementi, in difficoltà come ora a metà stagione si salvò a fine anno, all’ultima giornata. Staff ed atlete ce la possono fare supportate da una società che sta costruendo solidi base con le squadre giovanili ai primi posti delle classifiche nei campionati di Under 14, 13 e 12.