A dicembre il tribunale amministrativo regionale aveva alzato le mani: non è di sua competenza questo tipo di materia, trattandosi di mero calcolo meccanico dei canoni dove non c’è alcun potere discrezionale. In soldoni: il Comune applica delle tariffe, quindi qualsiasi contestazione attiene al tribunale ordinario.
La prima sentenza
Si legge sulla sentenza dello scorso dicembre: “Il ricorso è inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo in quanto con l’atto impugnato l’amministrazione concedente si è limitata ad una quantificazione delle somme che presuppongono un previo accertamento tecnico della natura e della consistenza del compendio oggetto di concessione, con la conseguenza che la controversia appartiene alla giurisdizione ordinaria, avendo ad oggetto diritti soggettivi a contenuto patrimoniale, fermo restando che gli atti amministrativi presupposti, ove illegittimi, potranno pur sempre essere disapplicati dal giudice ordinario al ricorrere dei presupposti di legge”.
Nuovo ricorso contro il Comune di Ardea
Ora il gestore della spiaggia ha deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato contestando la sentenza del Tar: il Comune di Ardea dovrà giocoforza difendersi e ha incaricato un legale per essere rappresentato nel secondo grado di giudizio.