Quando si affacciano le difficoltà nella lettura da vicino ovvero la presbiopia, esistono diversi approcci a seconda del difetto visivo.
Presbiopia, i primi occhiali a 40/50 anni
Il primo che trattiamo è quello dell’emmetrope, soggetto che non ha difetti visivi e quindi non ha mai portato occhiali.
Il primo impatto è psicologico: si riconduce infatti il non vedere da vicino al diventare vecchi, in verità bisognerebbe essere contenti perché vuol dire che gli occhi sono sani e stanno seguendo il normale iter di vita.
Diciamo che la prima difficoltà è quindi quella di far digerire a chi non ha mai portato occhiali che adesso per avere una migliore qualità di vita dovrebbe indossarli.
L’occhiale da lettura non basta
La seconda difficoltà riguarda invece le ricette.
Praticamente sempre, infatti, la gradazione per vicino viene indicata come “da Lettura” ed è un termine fuorviante poiché in realtà indica una distanza e non l’atto.
La distanza “da Lettura” è una convenzione per indicare tutte le attività che svolgiamo da vicino, che può essere ovviamente la lettura, ma anche semplicemente il guardare il piatto mentre si mangia o guardare l’orologio.
Volendo fare un esempio pratico, parliamo di un 50enne che non ha difetti visivi:
– per lettura ha bisogno di un occhiale da +2.00,
– il suo lavoro si svolge al PC e quindi per la tastiera che è a 30/35 cm, potrà utilizzare il +2.00;
– per il monitor invece che è in genere ad una distanza di 50/60 cm dovrà utilizzare un +1.00.
Cosa viene fuori con questo esempio?
Che una persona che non ha difetti visivi per lontano ed è esclusivamente presbite, solo per lavorare avrà bisogno di ben 3 gradazioni diverse:
0.00 per guardare al di là del monitor,
+1.00 per poter guardare lo schermo del PC
e +2.00 per poter guardare la tastiera.
Ed è un concetto un po’ ostico da far digerire ad un neofita, senza contare la sensibilizzazione alla differenza di qualità tra i prodotti, che porta ad avere performance differenti.
E quando la presbiopia arriva a un miope?
Tutt’altro caso è quello del miope. Nonostante tutti abbiano la convinzione che non necessiti di occhiali da vicino non è proprio così.
Spieghiamoci meglio con un altro esempio.
Un 50enne miope che ha bisogno di -4.00 per lontano ed è presbite di +2.00, avrà bisogno di un -2.00 per vedere nitido a 30/35 cm.
La gradazione di cui si necessita da vicino scaturisce infatti dalla somma algebrica della gradazione per il lontano a quella della presbiopia.
Ma quindi perché si dice che i miopi non abbiano bisogno di occhiali da vicino?
Presto detto, vi sblocco un ricordo.
Il nostro ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini era molto miope e quando leggeva toglieva gli occhiali e si avvicinava, “grazie”al suo difetto visivo riusciva a vedere nitido a 5cm e con gli occhiali da lontano vedeva nitido dai 3 metri in poi; ma tutto ciò che c’era tra i 5cm e i 3 metri?
Questo è il motivo per cui anche i miopi hanno bisogno di lenti progressive come tutti gli altri: per riappropriarsi della distanza normale di lettura ma soprattutto delle distanze intermedie.
Non sfugge al problema nemmeno l’ipermetrope
In fine trattiamo gli Ipemetropi, in genere fino ai 34/35 sono dei falchi, ma dopo essere stati prolungatamente impegnati nella visione ravvicinata si affaticano e di conseguenza, quando distolgono lo sguardo dalla distanza da vicino, diventa difficoltosa anche la visione da lontano, per poi tornare tutto nella norma.
Intorno agli “anta” poi, questa cosa diventa sempre più frequente ed il difetto visivo da lontano diventa importante e nasce il bisogno di correzione.
Esempio:
prendiamo sempre un 50enne che da lontano però ha bisogno di una correzione ipermetropica di +1.50 ed è presbite di +2.00. Le lenti di cui necessiterà per guardare da vicino sono di +3.50 e per l’intermedio invece +2.50.
Guardando i numeri si nota subito come anche la gradazione per il PC sia importante da correggere, poiché c’è una grande differenza tra le varie distanze a cui dobbiamo guardare.
Ottica Davoli, premio nazionale per la gestione della presbiopia
Concludendo il discorso quindi, gli occhiali da vicino non devono essere presi sottogamba, ma soprattutto non servono solo per leggere.
Noi dell’Ottica Davoli siamo esperti nella correzione della presbiopia e sapremo consigliarvi il prodotto migliore per le vostre esigenze visive. Non a caso nel 2023 ci è stato attribuito un premio nazionale per la gestione della presbiopia da un’importante testata giornalistica riguardante l’Ottica (B2eyes).
Vi aspettiamo, se è Ottica Davoli si vede.
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