Ora il Comune sta procedendo con una inferriata con punte stondate, secondo quanto emerso in Commissione Trasparenza.
«Ci auguriamo si vada fino in fondo perché le lance viste nel prototipo sono pericolose per la pubblica incolumità, soprattutto degli adolescenti che sappiamo capaci di bravate», ha detto il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi.
La sicurezza del parco si può garantire anche senza dover ricorrere a punte acuminate
Nello spiegare la sua netta contrarietà alla recinzione con punte acuminate, Ciolfi cita i progetti di fattibilità tecnica in cui «si legge chiaramente – sottolinea – che gli obiettivi dell’intervento di riqualificazione sono restituire alla città un’area fruibile e un luogo di aggregazione e in cui si ricorda la storia del parco cittadino, quando in origine era attraversato dai veicoli, dunque fuso con il resto della città, senza confini né muri di cinta».
Pur riconoscendo la necessità di prevedere una forma di protezione del centrale parco di Latina, Ciolfi ritiene che si possa fare anche senza dover ricorrere a punte acuminate:
«Il parco nel centro della nostra città deve essere aperto e fruibile a tutti. La necessaria sicurezza può essere garantita senza ricorrere a recinzioni con punte acuminate, ma con soluzioni meno pericolose e attraverso un’illuminazione adeguata, la videosorveglianza e un’adeguata presenza delle forze di polizia».
Ma c’è chi difende le “misure proibizionistiche e coercitive”
Eppure l’amministrazione di centrodestra aveva difeso quella recinzione: «Gli interventi dei consiglieri Valletta e Anzalone, nel difendere la scelta dell’amministrazione, hanno richiamato la necessità di soluzioni di chiusura proibizionistiche e coercitive, in linea con lo sgombero coatto dei portici o la rimozione delle panchine in via Don Morosini».
«Mi chiedo se quest’opera, così modificata, – puntualizza Ciolfi – rispetti gli obiettivi che l’amministrazione si è prefissata nell’interesse della collettività e con i quali cui ha ottenuto il finanziamento di 5,5 milioni di euro. E ancora, se sia garantita la sicurezza. Nella richiesta di accesso agli atti che ho presentato, ho posto la domanda se l’opera così realizzata risponda alla normativa vigente e mi è stato risposto che la sicurezza sarà certificata dalla società incaricata della progettazione ed esecuzione».
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