Non avete risposto? Avete fatto benissimo!
Se poi avete risposto e vi siete accorti che dall’altra parte non vi rispondeva nessuno, allora fate molta attenzione a quello che spieghiamo in questo articolo.
E se poi avete avuto la bella pensata di richiamare quel numero, visto che quando avevate risposto non eravate riusciti a parlare con nessuno…. Beh, allora, in questo caso controllate bene il vostro conto in banca o la carta di credito o il credito della sim card, perché è facile che vi abbiano rubato una certa somma.
Wangiri, la truffa della chiamata da numeri dall’estero
La truffa della chiamata dall’estero al nostro telefonino è attualmente la più in voga. È nota anche come truffa della chiamata senza risposta. Difficile trovare qualcuno che non abbia ricevuto una ‘strana’ chiamata da un paese europeo o anche di un altro continente.
Come bisogna comportarsi in questo caso? E come funziona il trucco che mette a rischio i nostri soldi?
A spiegarlo è il Codacons, l’associazione in difesa dei consumatori, che ha diffuso un vademecum su come difendersi dai vari tipi di truffa, ormai quasi tutti passanti per il nostro cellulare.
Ecco come funziona, e come difendersi
Lo scopo è farvi richiamare e se ci cascate potete trovarvi a pagare il tempo della telefonata che fate, senza accorgervene. In qualche caso, richiamando un numero che non conoscete, potete rischiare anche di attivare servizi telefonici e abbonamenti premium molto costosi.
Il meccanismo l’abbiamo già spiegato.
La vittima riceve sul proprio telefonino una chiamata dall’estero, ovvero da un numero identificato come di un’altra nazione. Se risponde non sente alcuna voce. Se dopo aver riattaccato prova a richiamare il numero da cui è arrivata, viene a sua insaputa indirizzato verso numeri a pagamento che svuotano il credito telefonico.
Pensate che in alcuni casi, subito dopo che avete composto il numero e lanciato la chiamata viene riprodotto ancora il suono dello squillo nonostante si sia già connessi alla chiamata: voi state lì ad aspettare che qualcuno risponda al telefono che squilla, ma in realtà siete già connessi con un numero a pagamento. Voi lì ad aspettare e i vostri soldi a volare via. Più aspettate e più soldi vi rubano.
La difesa è una soltanto: se vi chiamano da un numero che non conoscete, italiano o straniero che sia, non dovete rispondere. E tanto meno richiamarlo.
Conoscere le truffe via telefonino, per evitarle
La truffa della telefonata dall’estero è una delle più diffuse attualmente, ma non è l’unica.
Più in generale, aumentano le segnalazioni di truffe o tentate truffe effettuate col telefonino. Con gli strumenti che offre l’intelligenza artificiale queste sono diventate anche più raffinate. E soprattutto più difficili da individuare.
Per non cadere in truffe che ci possono svuotare il conto corrente, il plafond della carta di credito o anche solo il credito della nostra Sim card, bisogna fare sempre più attenzione.
E considerate che a cadere in queste trappole ormai non sono più le categorie più ‘deboli’ come anziani e giovanissimi, ma i cybercriminali sono talmente agguerriti che attaccano indiscriminatamente tutti.
Vediamo come il Codacons descrive altri tipi di truffa a cui fare attenzione.
Se li conosci, non ci caschi!
Truffa del codice a 6 cifre
La vittima riceve sul proprio telefonino un SMS da uno dei contatti della propria rubrica in cui si informa di aver inviato per sbaglio un link contenente un codice, con la preghiera di comunicare le 6 cifre del codice stesso.
Chi asseconda la richiesta apre il link ricevuto via sms ma, così facendo, apre la porta ai cyber-criminali che entrano nel profilo WhatsApp di chi cade nell’inganno accedendo a dati personali, codici di accesso a carte di credito e conti correnti, e alla rubrica, attraverso la quale pescano altre potenziali vittime con lo stesso stratagemma del finto messaggio di aiuto.
Smishing
La parla viene da “SMS” + “phishing”, cioè fare abboccare con un sms. È un finto messaggio inviato da un corriere, da una banca o da un sito di e-commerce, allo scopo di acquisire codici di accesso e dati bancari delle vittime.
Inutile dire che qualsiasi dato sensibile non va trasmesso.
Carta bloccata
Attraverso un SMS o una email vi avvisano che la vostra carta di credito è stata bloccata, perché qualcuno ha tentato di accedervi. E naturalmente vi dicono di fare una certa procedura per riattivarla. Vi forniscono anche il link per ripristinare la carta. Un link che vi chiederà i dati della Vostra carta. E se glieli date, potete dire addio alla somma che avete nel palfond.
Nessun istituto di credito chiede mai password, pin o codici bancari con un messaggio. Se proprio avete dubbi, telefonate voi alla Vostra banca e accertatevi di quello che sta succedendo.
Truffa del telefono bagnato
La fantasia dei truffatori non ha limiti. In questo caso la vittima riceve un messaggio da un numero sconosciuto, dove chi scrive si identifica come un parente o un amico che, a causa del telefonino bagnato, è costretto a scrivere da un altro telefono, chiedendo soldi, dati di carte di credito o codici bancari.
Anche qui vale la regola di non dare mai alcun dato (password, pin o codici bancari) per telefono.
Come difendersi
Per difendersi dalle truffe telefoniche, il Codacons invita a seguire questi semplici consigli:
– nessuna banca o società, in nessun caso, vi chiederà mai informazioni personali o finanziarie via sms o mail;
– diffidare da chiamate o messaggi che richiedono azioni immediate, come trasferire denaro, fornire informazioni personali o cliccare su link sospetti;
– non fornire mai informazioni personali o finanziarie al telefono;
– attenzioni a voci sintetiche o poco naturali: possono essere generate con l’Intelligenza artificiale;
– non aprire mai su link sospetti;
– mai fornire informazioni a persone che chiamano per conto di amici, figli o parenti in difficoltà, e verificare sempre l’identità del chiamante;
– non richiamare mai numeri telefonici sconosciuti o esteri;
– utilizzare servizi antispam e di blocco automatico delle chiamate indesiderate.
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