Le due città in tutto fanno centomila cittadini, attualmente guidati da una gestione commissariale. Lo scioglimento per mafia era arrivato nel novembre 2022 a seguito dell’operazione Tritone che ha spazzato via un’intera classe politica.
Le date delle elezioni ad Anzio e Nettuno
Il 18 marzo 2024 il prefetto di Roma nella sua relazione ha evidenziato come l’avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalità non poteva ritenersi conclusa. Questo nonostante i positivi risultati conseguiti dalle commissioni.
Il 27 marzo 2024 la durata dello scioglimento dei consigli comunali, fissata in diciotto mesi, è stata prorogata per ulteriori sei mesi.
Il 17 e il 18 novembre si riapriranno le urne.
C’è il decreto firmato dal ministro Matteo Piantedosi: domenica 17 novembre per tutto il giorno e lunedì 18 novembre fino alle 15. Il ballottaggio eventuale sarà domenica 1 dicembre e lunedì 2 dicembre. Nel Consiglio dei Ministri del 30 agosto il Ministro dell’Interno ha raccomandato la scelta di date uniche per comunali e regionali.
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E i candidati?
E i candidati? Questo è un nodo ancora da sciogliere.
Nessuno schieramento finora si è fatto avanti. Nessuna candidatura ufficiale, solo qualche sporadico annuncio di persone della società civile che hanno manifestato la loro intenzione di “scendere in campo”, cercando di capire chi potrebbe essere intenzionato a sostenerlo.
I partiti sembrano silenti. Due anni senza un’amministrazione comunale sono tanti ma la gestione commissariale, tutto sommato, ha portato avanti l’amministrazione delle due città con impegno e dedizione, senza limitarsi all’ordinario ma sfruttando le opportunità dei fondi Pnrr e portando avanti il lavoro avviato dai predecessori.
Ora però è il momento che la parola torni agli elettori.
Il nodo degli ex amministratori incandidabili
Come risulta dalle relazioni, dai decreti di scioglimento e dai processi in atto, si evince il coinvolgimento di numerosi ex consiglieri ed ex assessori nel condizionamento da parte della criminalità organizzata.
E così a 2023 il Ministero dell’interno ha chiesto all’Avvocatura Generale dello Stato di assicurare il proprio patrocinio nel procedimento di incandidabilità nei confronti di alcuni ex amministratori dei comuni di Anzio e Nettuno.
La prefettura di Roma, il 15 febbraio 2023, ha fornito al tribunale i dati risultanti dall’anagrafe degli amministratori, eppure il tribunale ancora non decide.
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