Franca e Ugo Tognazzi contribuirono infatti a rendere Torvaianica la “Hollywood del litorale romano. «E pensare che la gente credeva che tutto il quartiere fosse di mio padre, ma lui aveva solo una casa», ricordava il figlio Gianmarco Tognazzi.
Franca Bettoia e Torvaianica
Torvaianica per la celebre coppia rappresentava l’estate, la spensieratezza, il torneo di tennis “scolapasta d’oro”. Franca Bettoja, finché ha potuto ci si è trasferita ogni volta che usciva il sole. Quel quartiere oggi si chiama Villaggio Tognazzi.
Nata a Roma il 14 maggio 1936, Franca Bettoja iniziò la carriera di attrice con piccole parti nel film «Un palco all’opera» (1955), di Siro Marcellini. Ottenne il suo primo ruolo di co-protagonista con «L’uomo di paglia» (1958) di Pietro Germi, presentato al Festival di Cannes, che le valse la nomination al Grolla d’oro come miglior attrice protagonista. Prese parte a decine di pellicole italiane e straniere.
Icona della moda
La vedova d Ugo Tognazzi è stata dentro e fuori il set maestra di eleganza, come ha sottolineato la mostra «Franca Bettoja Tognazzi. La moda di un’attrice», che si è tenuta dal 13 dicembre 2022 al 12 marzo 2023 a Roma in Castel Sant’Angelo.
L’esposizione ha proposto un cospicuo numero di abiti da sera che segnarono gli eventi mondani di Roma e i red carpet dei festival cinematografici, in un periodo di grande rinascita e affermazione del cinema italiano dagli anni ’50 agli anni ’70.
L’incontro con Tognazzi
Franca ricordava così Ugo Tognazzi in una intervista:
«All’inizio era un signore che mi faceva la corte, ma a me la cosa non divertiva molto, perché io ero fidanzata ed ero presa da tutt’altre faccende»
«Lui era un amico di famiglia, conosceva i miei e quando veniva da Milano era nostro ospite. Io però allora uscivo col mio fidanzato e lo lasciavo a casa a passare tutta la serata con mio padre. Qualche volta andava a ballare con mia sorella: le feste a Cortina d’Ampezzo, per esempio, se l’è fatte tutte con lei, credo di avere ancora le foto di lui che balla con mia sorella ed i miei amici. Ma non con me. Io dicevo buona sera e poi me ne andavo».
«È stato molti anni dopo che, incontrandoci di nuovo, abbiamo iniziato la nostra storia. C’è stato un periodo in cui mi ha fatto la corte, proprio come si faceva negli anni ’60, con lui che mi mandava fiori, coi pensierini o la poesia. Ma tutto è stato molto sopito, perché la nostra storia non mi andava, in quanto signorina di buona famiglia e attrice con una mia vita privata».
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