Le aree sarebbero state ‘occupate’ impropriamente dal municipio. Ossia senza una preventiva espropriazione propedeutica alla realizzazione della strada pubblica.
In realtà sarebbero di proprietà di una società privata, la Pinascolana srl, che ora chiede conto al Comune di Pomezia e pretende un tornaconto economico.
Il via libera al pagamento della prima rata da circa 54mila euro a favore della suddetta società è stato autorizzato dall’Ufficio Tecnico con documento n. 1118 del 3 settembre.
L’errore del Comune di Pomezia in via Mar di Tasman
La vicenda riguarda un’area di 1.590 metri quadrati lungo Via Mar di Tasman, solo una parte della via, che, secondo le verifiche catastali, è di proprietà di una società privata, la Pinascolana S.r.l.
La storia inizia quando il Comune, per urbanizzare e migliorare la viabilità della zona, costruisce la strada, senza però avviare le procedure burocratiche necessarie per l’espropriazione del terreno privato.
Solo in seguito, su sollecitazione legale della Pinascolana S.r.l., si scopre che il terreno, seppur trasformato in strada pubblica, non è mai stato acquisito ufficialmente al patrimonio comunale.
Ecco il motivo: evitare un contenzioso legale
La società, proprietaria del terreno, tramite il suo legale, ha diffidato il Comune, chiedendo un’indennità per l’occupazione delle aree in questione.
Dopo verifiche da parte dell’Ufficio Lavori Pubblici, emerge chiaramente che la strada è stata effettivamente realizzata su terreni privati e che nessuna procedura espropriativa era stata avviata. Si apre così la necessità di trovare un accordo economico per sanare la situazione.
L’accordo evita al Comune un probabile contenzioso legale che avrebbe potuto comportare costi superiori.
Sia in termini economici che di tempistiche. Infatti, l’Ufficio Tecnico ha valutato che una causa per risarcimento danni avrebbe potuto esporre l’amministrazione a pagare somme ben più elevate. Almeno rispetto a quelle concordate per un accordo bonario.
Il valore del terreno
Il valore del terreno è stato quantificato in base a stime ufficiali, con un prezzo di 87,45 euro al metro quadro, per un totale di 139.045,50 euro.
A questo importo si sono aggiunte altre somme relative agli indennizzi previsti dalla normativa in materia di espropriazione, portando la cifra complessiva a 159.902,33 euro.
Tale somma, come concordato tra le parti, verrà corrisposta in tre rate. La prima delle quali è stata recentemente approvata dall’Ufficio Tecnico del Comune con un versamento di circa 54.000 euro.
Le aree interessate rientrano nel Piano Particolareggiato Esecutivo “Torvaianica Alta – Campo Jemini”, destinato a viabilità pubblica dal 2009.
Tuttavia, per ragioni che restano poco chiare, nessuno aveva completato le pratiche necessarie per acquisire ufficialmente i terreni al patrimonio comunale. Ora il Comune si trova costretto a pagare per sanare un errore amministrativo che poteva essere evitato.
Leggi anche:
Pomezia, deposito Eni disperde carburante vicino i pozzi Acea: bonifica in arrivo