Un cittadino moldavo è stato arrestato ad Ardea dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, accusato delle ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali.
L’arresto
Una pattuglia della Compagnia di Pomezia, durante un controllo fiscale a un esercizio commerciale di Ardea, è stata avvicinata da una donna in stato confusionale. La donna aveva una ferita da percosse sul viso.
Dopo aver allertato il 118 per assicurare le cure urgenti, i militari hanno acquisito le dichiarazioni di due testimoni presenti alle violenze. La donna, successivamente raggiunta all’ospedale, ha rilasciato una dettagliata testimonianza. Ha raccontato anni di maltrattamenti fisici e psicologici, in alcuni casi diretti anche nei confronti della figlia di quattro anni.
Della vicenda è stato informato il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Velletri, con il quale è stato concordato di procedere all’arresto dell’uomo, che è stato inizialmente portato presso la casa circondariale di Velletri.
L’Autorità Giudiziaria ha poi convalidato la misura cautelare, disponendo l’apposizione del “braccialetto elettronico” e il divieto di avvicinamento alle due vittime di maltrattamenti.
Altro caso di maltrattamenti in famiglia ad Ardea
Un altro grave caso di maltrattamenti in famiglia era stato scoperto nello scorso mese di aprile dai Carabinieri della Tenenza di Ardea.
Indagando sulla scomparsa di una donna dalla casa famigliare, i Carabinieri avevano scoperto che la donna era in realtà fuggita per sfuggire alle continue violenze domestiche, anche sessuali. Durante uno degli episodi più gravi, il marito l’aveva colpita al volto con una bottiglia di vetro, con una violenza tale da provocargli seri danni alla vista dell’occhio destro.
L’uomo, un 45 enne rumeno, era stato sottoposto agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico.
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