Pomezia, il Borgo è pubblico
I giudici amministrativi, in soldoni, hanno non solo confermato la bontà delle precedente sentenza del Tar del Lazio del 2021. Ma anche ribadito che la società Nova Lavinium, proprietaria degli immobili del Borgo, non è stata in grado di dimostrare, atti alla mano, la proprietà delle aree interne al borgo stesso.
Transenne ed anfore dovranno scomparire
Vale a dire, per l’appunto, che le aree cortilizie interne, ovvero vie, strade e piazze che costituiscono il cuore pulsante dello storico e meraviglioso Borgo di Pratica di Mare sono e debbono essere e restare accessibili e fruibili liberamente dai cittadini.
Parliamo di un vero gioiello architettonico dell’area sud di Roma. Vicino al quale si trova il cimitero omonimo. Cimitero che ospita, tra le altre, le spoglie del mitico regista Sergio Leone che proprio a due passi dal Borgo di Pratica di Mare immortalò alcune scene divenute iconiche per la storia del cinema mondiale. In passato all’interno del Borgo erano attivi un ufficio postale ed il comando dei Carabinieri, in seguito trasferiti altrove.
Ma tornando al punto centrale e giudiziario della vicenda, questa sentenza produrrà una conseguenza: dopo il cancello, ora dovranno scomparire anche le successive transenne ed anfore installate dalla società Nova Lavinium con lo scopo di impedire il libero e pubblico accesso all’area interna al borgo.
Scontro all’ultimo sangue Nova Laviunium – Comune più associazioni
In giudizio, per uno scontro davvero all’ultimo sangue che ricorda i western di Leone, si sono contrapposti la società Nova Lavinium, da una parte, contro comune di Pomezia e associazioni La Lente e Latium Vetus, dall’altra.
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