Il concorso permetteva di candidare racconti e poesie, senza limiti di età. Nella serata di ieri, dieci dei venti elaborati giunti in finale sono stati letti e interpretati da Luca Ceccherelli e Giulia Di Corato. Tanti e disparati i temi emersi: dalla guerra, all’amore, passando per il giallo, i disturbi alimentari e giungendo fino ai racconti esotici.
A inframezzare, le coreografie del corpo di ballo dell’Ateneo delle Arti di Valentina Zagami, teatro della serata, e un piccolo aperitivo, prima della premiazione.
I Vincitori
La vincitrice assoluta per la categoria “racconto” del Writer’s got Talent Latina, è stata Luisa Patta con “Il confine”. La scrittrice si è aggiudicata una targa di premiazione e un assegno di 250 euro. Il racconto, che ha come protagonisti Bastiano e Minuccia, invita a riflettere su quanto sia indispensabile la perdita di certezze per la propria crescita personale.
Lo stesso premio si aggiudica Angela Sicali, vincitrice assoluta della categoria “poesia” con “Come foglie”: un dolce e misterioso risveglio dal caos del mondo, in un’atmosfera cristallizzata e nostalgica.
Giovani talenti crescono
Premiati a sorpresa con una targa e un libro di narrativa anche Gabriele Festa (16 anni) e Matteo Sciarretta (10 anni) con “Ti piace la tua vita?” e “La misteriosa morte del signor Vando”. Ha stupito i giudici la giovane età dei partecipanti. Per questo motivo hanno deciso di riservare ai due ragazzi dei premi “fuori programma”. Questi premi vogliono essere un segno di incoraggiamento a proseguire nel loro percorso di piccoli scrittori, ricordandogli di diventare, al tempo stesso, dei grandi lettori.
Insigniti anche con due targhe e dei buoni acquisto libri Feltrinelli, Angelo Pelagatti con la sua poesia “Qualcosa che resta”, elogio del ricordo come celebrazione della vita, e Rebecca Caggiari con il racconto ” Che le vertebre splendano al sole”, incentrato sul tema dell’anoressia e sul bisogno che c’è dietro la malattia di essere, prima di tutto, amati e visti.
Vince la sezione “Pictures Writer” Sara Alicandro con “Galeotto fu il gatto”. Si tratta di un simpatico siparietto familiare che vede protagonisti Concetta e Gennaro, due fratelli campani, studenti fuorisede a Pisa, alle prese con una quotidianità graffiante e con il cuore radicato nella loro terra. Il premio prevedeva un assegno del valore di 100 euro, una targa di premiazione e la trasformazione del proprio racconto in cortometraggio grazie alla Produttrice Paola Populin.
Gli elaborati vincitori, insieme a quelli degli altri finalisti, sono stati racchiusi all’interno di un’antologia. L’antologia è disponibile sul sito del Premio Scrittura ed è corredata di audiolibro.
Racconta Anna Lungo: “Serate come queste hanno l’obiettivo e forse l’obbligo di ricordare alle persone che la passione sottrae al mondo tanta rabbia. Basta accendere la televisione per accorgersene. Canalizzare questa frustrazione in un hobby creativo e trasformarla in bellezza, nutrimento di una vita serena: questo è il segreto per un futuro migliore ed esempio per le giovani generazioni”.
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