La chiamata fatta al 118 da una donna è stata probabilmente la telefonata della vita, in tutti i sensi. La donna, 31 anni di origine polacca, ma da tempo residente a Tor San Lorenzo era in attesa del suo primo figlio, ancora all’ottavo mese di gravidanza. Era sola in casa, quando ha avvertito strani dolori alla pancia. Pensava probabilmente che fossero delle contrazioni ma non si è allarmata più di tanto. Mancava ancora un mese alla fine del “tempo”. A quel punto tuttavia la situazione è precipitata. La ragazza si trovava in bagno quando si è accasciata dai dolori ed ha avuto un parto spontaneo. Un bellissimo bambino, che tuttavia aveva qualche problema: faceva fatica a respirare tanto da essere diventato cianotico. Bisognava fare in fretta se si voleva mettere in salvo quella creatura. La madre riesce a trovare la forza per afferrare il telefono e chiamare il 118, che arriva con un’eliambulanza in via dei Germani scortata da una squadra di Vigili del Fuoco di Pomezia. Una scelta provvidenziale, perché la neo madre non era in grado di muoversi da dove era, sia per i dolori che per il panico di vedere questo bambino in evidente difficoltà. I pompieri hanno provveduto a sfondare la porta e a fare strada ai medici per i soccorsi. Stabilizzate le condizioni del bambino, madre e figlio sono state imbarcate sull’eliambulanza e trasportate all’Ospedale San Camillo di Roma, dove fortunatamente le condizioni della 31enne e del neonato sono via via migliorate. Una vera sinergia tra Vigili del Fuoco e sanitari del 118 che ha salvato la vita sia alla 31enne che al suo primo figlio. Sarebbero bastati pochi minuti di ritardo per compromettere la salute del bambino e di sua madre. Il fatto è accaduto intorno alle 17.30 di venerdì in una zona di Tor San Lorenzo a ridosso della via Litoranea, a quell’ora trafficatissima. Un groviglio di palazzi e di stradine interne che avrebbero potuto essere fattori ritardanti per i soccorsi. Grazie all’esperienza della macchina dei soccorsi oggi si racconta una storia a lieto fine.
02/04/2016