È stato Carlo Azeglio Ciampi a permettere a Pomezia di diventare “Città”. L’allora presidente della Repubblica, nel 2005, accettò la richiesta del Comune pometino di elevare il proprio status, come ente locale, sulla base del patrimonio storico-culturale, dei servizi e del grado di sviluppo urbano e industriale. Ciampi è venuto a mancare a 95 anni lo scorso 16 settembre, e proprio per ringraziarlo di aver concesso a Pomezia di poter modificare il proprio gonfalone, già qualcuno chiede di poter intitolare una via al defunto presidente. La proposta è stata avanzata da Antonio Maniscalco che, nel 2004, da assessore inviò al Quirinale la documentazione richiesta per acquisire il titolo di Città. Si tratterebbe di un iter accelerato: per poter dedicare una strada a una personalità eminente bisogna attendere almeno 10 anni dalla sua morte. Il Comune di Pomezia, quindi, dovrebbe fare richiesta per anticipare la procedura.
Emblematico è stato il caso di Ardea, che alla morte del cantautore Franco Califano gli intitolò quasi subito una piazza, in virtù del fatto che il “Califfo” è stato sepolto proprio nel cimitero ardeatino di via Strampelli. Il legame con la comunità di Ardea era evidente, ma dato che non era arrivata ancora l’autorizzazione da parte del Prefetto, la targa che istituiva piazza Califano è stata prima coperta e poi rimossa.
Emblematico è stato il caso di Ardea, che alla morte del cantautore Franco Califano gli intitolò quasi subito una piazza, in virtù del fatto che il “Califfo” è stato sepolto proprio nel cimitero ardeatino di via Strampelli. Il legame con la comunità di Ardea era evidente, ma dato che non era arrivata ancora l’autorizzazione da parte del Prefetto, la targa che istituiva piazza Califano è stata prima coperta e poi rimossa.
19/09/2016