“Sono amareggiato – ci racconta l’autista che vuole restare anonimo – per come certi individui si dilettino così ambiziosamente a spaccare e danneggiare i beni pubblici ed i mezzi pubblici che quotidianamente tutta l’utenza ne usufruisce. Sono amareggiato per come un “essere” possa aver ridotto un bus nuovo consegnato all’azienda da sole poche settimane. Ho cercato di evitare il peggio. Io sto bene per fortuna, a parte la pioggia di vetri che mi è venuta addosso e lo shock che mi è rimasto”.
“Mi trovavo in servizio sulla tratta Nettuno – Roma Laurentina, quando giunto alla fermata di Torvaianica tra le tante persone saliva a bordo un giovane che dopo poco inizia a dare violenti pugni sui vetri posteriori del bus, senza un apparente motivo. Speravo che la cosa finisse li dopo pochi istanti, invece no. Anche i passeggeri iniziavano ad essere infastiditi. Mi trovai così costretto, anche per garantire la sicurezza e l’ordine in vettura, arrivato a Pomezia ad intervenire cercando di far calmare il tizio e invitandolo a smettere dicendogli che continuando così avrebbe sicuramente spaccato i vetri e che stava infastidendo gli altri passeggeri e intimandolo di calmarsi altrimenti avrebbe dovuto abbandonare il bus”.
“A questo punto – prosegue l’autista nel suo racconto – il tipo dalla parte posteriore del bus viene velocemente nella parte anteriore accanto alla mia cabina di guida iniziando ad aggredirmi verbalmente e poi minacciandomi di scendere per continuare a dar sfogo alla sua ira, fino a che il giovane, apparentemente minorenne e italiano, iniziava con inaudita violenza a prendere a calci la porta della mia cabina incastrandomi il piede destro nel mezzo e mandando in frantumi la parete fissa divisoria. Il giovane allora scappava via ma sono riuscito con il telefono aziendale a scattargli alcune foto di spalle e ai danni al mezzo per agevolare il lavoro dei Carabinieri sopraggiunti dopo poco sul luogo”.
Il giovane è stato rintracciato, identificato e denunciato a piede libero: non essendoci la flagranza, non poteva essere trattenuto oltre.
“Mi piacerebbe chiedere al presidente Zingaretti, come si può vantare tanto che gli autisti fanno anche i controllori da Ottobre, se già ora ogni giorno accadono certi spiacevoli episodi di violenza e danneggiamenti sui bus e questo non per aver chiesto il biglietto, ma semplicemente per aver cercato di ristabilire la calma in vettura dal momento che un tizio con i forti pugni stava rischiando di spaccare i vetri posteriori del bus”.