COSA PREVEDE L’ACCORDO – Per tutti i lavoratori in esubero sarà richiesta la cassa integrazione straordinaria (Cigs) per un anno; nel contempo l’azienda è pronta a realizzare un piano di formazione finalizzato a riqualificare il personale su altre attività del gruppo, “individuando – spiegano le sigle sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil – un primo obiettivo di ricollocazione per circa 30/35 unità e la creazione di una nuova factory sul territorio”. Sono previsti, inoltre, incentivi economici per chi approderà alla pensione durante il periodo Cigs+Naspi, ma anche per coloro i quali non potranno essere ricollocati al termine del piano.
I SINDACATI: «GRAZIE ALLE ISTITUZIONI, ORA VIGILEREMO» – Quello raggiunto il 5 marzo scorso è «un risultato che premia la caparbietà delle lavoratrici e dei lavoratori, il loro impegno e la fiducia che hanno riposto nella delegazione sindacale», commentano Cgil, Cisl e Uil. «Un risultato – aggiungono – frutto anche del contributo positivo delle istituzioni (Comune di Pomezia, Mise e Regione Lazio) e del supporto dei nostri uffici legali. Adesso sarà fondamentale seguire e accompagnare tutte le successive fasi di applicazione dell’accordo affinché siano raggiunti gli obiettivi che le parti hanno condiviso».