La questura di Roma ha vietato l’utilizzo di piazza del Campidoglio per la manifestazione di sabato 20 novembre organizzata dal coordinamento No inc. Albano, presidio permanente no discarica, in applicazione dei decreti Lamorgese e le specifiche prefettizie.
“Abbiamo chiesto di incontrare il sindaco di Roma o l’assessora ai rifiuti per illustrare la impossibilità di continuare a sversare i rifiuti romani nella discarica di Roncigliano tra Albano e Ardea e revocare l’ordinanza Raggi”, spiega il comitato in una nota. “Attualmente in questa discarica che fu al “servizio” di soli 10 comuni dei Castelli vengono scaricate 600 tonnellate al giorno di materiale neanche conforme all’infame ordinanza.
Le misurazioni ancorchè scarse dell’Arpa relative sia allo stato delle falde che alla composizione del rifiuto sversato, danno una valutazione universalmente accettata di sito compromesso”. Norme che, secondo il comitato, sono calpestate.
I manifestanti saranno comunque presenti dalle 10.30 in piazza Bocca della Verità “ormai ricettacolo di tutti per contrattare un qualche tipo di spostamento”.
“Accoglieremo quelli che ci vorranno incontrare e sostenere, tenendo presente che i successivi interventi come impianti di digestione anaerobica per biometano riguarderanno ancora il nostro sito, ma anche la città di Roma e la regione. Saranno interventi impattanti rispondenti a pure logiche di profitto che provocheranno peggioramenti ulteriori della salubrità della terra sulla quale camminiamo con tanti saluti al riscaldamento globale”, conclude la nota.