Oltre mille persone hanno partecipato nel pomeriggio a Genzano al funerale di Daniele Rossi, il ragazzo di 27 anni morto la settimana scorsa al pronto soccorso di Velletri, tre ore dopo essere stato dimesso con una prognosi di laringo faringite. Al dolore dei genitori Alessandro e Carmela e del fratello e della sorella, si sono uniti centinaia di amici, conoscenti, parenti, colleghi di lavoro e tanta gente comune. Al picchetto d’onore all’arrivo della bara hanno partecipato gli amici più stretti, che indossavano una maglietta bianca con la foto di Daniele e i volontari della la Croce Rossa Italiana del comitato locale, di cui la mamma è volontaria. La Messa è stata celebrata nella Chiesa centrale della Santissima Trinità dal parroco don Giuseppe Continisio. Parole di apprezzamento e di amore vero sono state lette dagli amici del povero ragazzo e alcuni striscioni campeggiavano all’ingresso della Chiesa con scritte per ricordare Daniele. Presenti anche i volontari del canile di Lanuvio, di cui il ragazzo era volontario, il sindaco di Lanuvio Luigi Galieti con la moglie Nicoletta, alcuni consiglieri comunali di Genzano, tra cui Fabio Papalia e Arnaldo Melaranci, che è anche il legale della famiglia. Parole di grande emozione alla fine della celebrazione sono state espresse da Alessandro Rossi, padre di Daniele, quando ha supplicato i ragazzi presenti «a comunicare di più tra loro, con le loro famiglie, a volersi bene, dimostrandolo con le azioni. Questo è il modo migliore per ricordare Daniele. Avrò sempre con me il telefono di mio figlio, qualsiasi cosa vi serva, potete chiamarmi a ogni ora del giorno e della notte, in questo modo Daniele, che era altruista e generoso per natura, sarà sempre tra voi, tra noi». Il lungo corteo a piedi verso il cimitero, con la bara portata a spalla dagli amici, ha concluso il funerale, seguito da vicino dagli agenti della polizia locale e dai volontari della protezione civile di Genzano.
«I risultati della autopsia – ha detto l’avvocato Melaranci – chiariranno appieno le cause del decesso, per ora non possiamo dire nulla, l’indagine della magistratura va avanti e siamo fiduciosi che sarà fatta chiarezza fino in fondo, di laringite – ha chiosato l’avvocato – non si può certo morire, nel 2015».
28/11/2015