Genzano, 4 consiglieri attaccano l’Amministrazione sul caso di via del Perino
“In questi giorni, dopo il tragico evento avvenuto il 14 aprile 2024 – scrivono 4 consiglieri di opposizione di Genzano, ossia: Gabbarini, Neglia, Rosatelli e Di Veronica – si stanno moltiplicando le voci sui lavori che erano in corso lungo via di Perino e sulla pericolosità del tratto di strada che porta al lago in cui è avvenuto il gravissimo incidente.
Al fine di dare un contributo di verità sui lavori in corso, gli scriventi dopo aver sollevato problemi e criticità da diversi mesi, senza essere purtroppo ascoltati, ritengono doveroso mettere in evidenza alcuni aspetti dei lavori di “Messa in sicurezza per rischio da crollo lungo la strada comunale di via di Perino”.
Innanzitutto, si deve evidenziare che il tratto di via di Perino che da Genzano scende verso il lago di Nemi è da tempo considerato pericoloso al punto che negli anni sono state emesse ordinanze di divieto di accesso per cause di pubblica e privata incolumità.
Nella consapevolezza di ciò, già dall’anno 2015 si era sviluppata una progettazione dei lavori di messa in sicurezza della strada al fine di ottenere i finanziamenti poi concessi dal Ministero dell’Interno nell’anno 2021 e confluiti ne PNRR – Missione 2 – Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica.
Più recentemente il consigliere comunale Neglia, con una propria interrogazione del 3 ottobre 2022, aveva sollevato nuovamente il problema della sicurezza lungo via di Perino. Dopo la concessione del finanziamento, nel mese di maggio 2023 è avvenuta la consegna all’Impresa dei lavori per la realizzazione di un I Stralcio del progetto esecutivo revisionato, vista la datazione della prima progettazione e gli ulteriori eventi franosi succedutesi negli anni.
Ai lavori del I Stralcio avrebbero fatto seguito ulteriori interventi per proseguire la messa in sicurezza della strada alla luce del reperimento di fondi per interventi denominati “Piani Urbani Integrati, Poli di Sport, Benessere, Disabilità” con la realizzazione di una pista ciclopedonale tra Genzano e il lago di Nemi.
Dopo la consegna dei lavori all’Impresa, l’accesso “alto” su via di Perino è stato completamente interdetto al transito anche perché la strada è diventata sede del cantiere per l’esecuzione dei lavori appaltati.
Purtroppo questi lavori, subito dopo la consegna degli stessi, hanno avuto una serie di difficoltà per un taglio del bosco non autorizzato a cui hanno fatto seguito contrasti tra Impresa, Direzione dei Lavori e Comune che hanno portato alla completa sospensione dei lavori dal mese di dicembre 2023.
I consiglieri comunali Rosatelli, Gabbarini e Di Veronica, con una prima Interrogazione urgente del 7 agosto 2023, avevano segnalato il taglio arboreo invasivo ed esteso sul costone di via di Perino e chiesto chiarimenti sulla messa in sicurezza il terreno del disboscato.
A causa del perdurare delle problematiche e delle mancate risposte del Sindaco, gli scriventi Consiglieri hanno richiesto la convocazione di due specifici Consigli Comunali per discutere dei lavori in corso che si sono tenuti il 15 Febbraio e il 28 Marzo 2024.
Nel Consiglio Comunale del 28 Marzo la maggioranza ha respinto una Mozione, presentata dagli Scriventi, che recitava “ ….. il Consiglio Comunale ……IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA … .” e al punto 7) specificava “…. a far verificare che l’accesso sui luoghi sia interdetto al transito con opere di chiusura adeguate….”.
Durante gli interventi orali della stessa seduta di Consiglio si affermava esplicitamente “ ….. c’è un evidente problema di sicurezza visto che, nonostante il divieto, in tanti ci passano e l’accesso andrebbe interdetto sia a monte che a valle ………”.
I problemi esistenti tra il Comune e l’Impresa non sono stati risolti e con determinazione n. 19 del 29 marzo 2024 l’Amministrazione Comunale ha rescisso il contratto d’appalto aprendo le porte a un potenziale contenzioso dalla durata non definibile.
Il cantiere, dopo la sospensione dei lavori avvenuta nel mese di dicembre 2023 ma soprattutto dopo la rescissione contrattuale del 29 marzo 2024, è rimasto sostanzialmente abbandonato così come l’ingresso all’area di cantiere che, purtroppo, è stata chiusa dal Comune il 15 Aprile 2024 solo il giorno dopo il tragico evento.
Ancora non sappiamo nulla di come l’Amministrazione comunale intenda procedere con i lavori, ma continueremo a sollecitare un rapido intervento di messa in sicurezza di via di Perino per non vanificare la realizzazione complessiva del progetto, garantendo, nel frattempo, la massima vigilanza sulla interdizione del transito”.
A rischio la ciclopedonale Genzano-lago di Nemi (insieme a 3,5 milioni PNRR). Cosa sta accadendo
Il comune di Genzano di Roma ha revocato l’incarico a 2 aziende che stavano eseguendo i lavori (finiti al centro di feroci polemiche a causa di un presunto disboscamento) in via del Perino, la strada boschiva che collega il centro città al sottostante bacino vulcanico, in cui erano previsti 2 interventi: la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico e frana della stessa via del Perino e la successiva realizzazione della ciclopedonale Genzano-lago di Nemi.
Due progetti da 3,5 milioni di € PNRR circa che rischiano ora di saltare, insieme ai suddetti finanziamenti già ottenuti dalla città dell’infiorata. È quanto scritto e sottoscritto, in soldoni, nella determinazione dell’Ufficio tecnico di Genzano n. 129 del 19 marzo.
In particolare il primo progetto per il rischio idrogeologico da circa 2 milioni di €, il secondo, ossia la successiva ciclopedonale, da circa 1,5 milioni di €.
Di recente, i lavori di via del Perino erano finiti al centro anche di un Consiglio comunale straordinario richiesto dall’opposizione che chiedeva, con forza, di sapere cosa stesse accedendo di preciso (per maggiori info, clicca qui). Ora è il comune ha spiegare, nel dettaglio, quanto accaduto.
A rischio la ciclopedonale Genzano-lago di Nemi (insieme a 3,5 milioni PNRR)
“Le controdeduzioni rimesse dal Consorzio Artek – scrive il comune di Genzano nei suoi atti ufficiali – non costituiscono valida giustificazione per superare le gravi e accertate inadempienze a carico (degli esecutori del progetto, ndr).
Né il Consorzio Artek, né la Ditta CFC srl hanno prodotto alcuna giustificazione del palese errore compiuto nell’esecuzione del progetto che si erano impegnate a rispettare. Progetto di cui entrambe erano in possesso e del quale erano perfettamente a conoscenza, poiché costituiva anche parte integrante del contratto stipulato il 27 luglio 2023.
Né, d’altro canto, in spregio al Codice dei contratti, è emerso alcun dissenso, tempestivamente manifestato all’Amministrazione e motivato, rispetto all’operato del Direttore Lavori.
Il comune all’oscuro dei ‘disastri’ di via del Perino
Il Comune di Genzano non è mai stato messo al corrente delle attività di cantiere o delle criticità riscontrate, se non in occasione della richiesta approvazione della prima perizia di variante, ovvero quando ormai il gravissimo errore era stato irreversibilmente compiuto.
Ciò tenuto conto che l’impresa non è un mero esecutore ma un soggetto altamente specializzato che collabora, insieme all’Amministrazione, alla buona riuscita dell’opera pubblica.
Progetto ignorato
Né è valida giustificazione l’affermazione secondo cui il Consorzio Artek, e per esso la Ditta CFC srl, si sarebbero limitate ad operare seguendo le indicazioni della direzione dei lavori, dal momento che entrambi erano a conoscenza del progetto e dell’area di intervento stabilita.
L’inadempimento dell’appaltatore ha provocato ingenti danni patrimoniali e non patrimoniali al Comune di Genzano, ovvero il danno derivante da errori e negligenza nell’esecuzione dei lavori.
Il danno da ritardo nella ultimazione dei medesimi, danni a terzi, oltre che il rischio di revoca del finanziamento concesso, considerato che l’intervento è integralmente coperto con fondi ministeriali.
Cauzione di garanzia
A garanzia della spesa necessaria per ovviare a tutti i problemi causati dal Consorzio ARTEK si provvederà all’escussione totale della cauzione definitiva posta dall’impresa appaltatrice, in sede di stipulazione del contratto d’appalto, a garanzia della corretta esecuzione dei lavori.
Negligenza del Consorzio
Il negligente comportamento del Consorzio fin qui tenuto poichè, sebbene a conoscenza del progetto esecutivo, non ha mai informato il Comune di Genzano delle difformità con cui stava eseguendo i lavori, è tale da aver irreversibilmente compromesso la buona riuscita dei lavori affidatigli, così da aver arrecato persino danni a terzi, esposto il Comune a responsabilità di natura civile e penale.
Danno d’immagine, revoca dei finanziamenti?
Provocato un danno all’immagine e alla reputazione del Comune di Genzano, oltre ad aver esposto l’Ente alla potenziale possibilità di revoca del finanziamento ottenuto per l’opera.
Presupposto per i lavori affidati era la messa in sicurezza di un sito costituente pericolo per la pubblica incolumità, anche al fine di prevenire possibili disastri e contenere i pericoli mentre
Ad oggi, nessuna delle lavorazioni a ciò preposte risulta eseguita, ed i lavori effettuati possono sortire l’effetto contrario, ovvero aumentare quei rischi che avrebbero dovuto scongiurare.
Slitta il fine lavori
Le vicende dell’appalto in questione, allo stato, non consentono nemmeno di rispettare i tempi entro i quali l’opera avrebbe dovuto essere ultimata, fissati in 300 giorni lavorativi con data di ultimazione prevista per il 17/03/2024.
Il Comune determina di i risolvere per grave inadempimento contrattuale (…) il contratto d’appalto (con le aziende suddette, ndr)”.
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