C’è tempo, per i cittadini, i due municipi castellani interessati oltreché per i quartieri e/o municipi capitolini coinvolti, fino al prossimo 15 maggio per presentare all’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, per presentare le proprie legittime osservazioni al nuovo Piano Anti-Rumore, che sta per cambiare.
È questo, in buona sostanza, quanto scrive il Criaac, ossia il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale generato dall’Aeroporto di Ciampino, in una nota stampa che pubblichiamo per intero qui di seguito.
Ciampino, cambia il Piano anti-rumore dell’aeroporto
“Con una lettera inviata alla Sindaca Colella di Ciampino e al Sindaco Cecchi di Marino – si legge nella nota ad uso stampa – il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC) denuncia il gravissimo tentativo attuato alla chetichella da ENAC di stravolgere tutte le regole fissate dalle norme italiane. Norme che hanno lo scopo della difesa della salute dei cittadini.
Quelle stesse regole che hanno consentito nel 2018 all’allora Ministro dell’Ambiente Costa di realizzare con un Decreto, per la prima volta in Italia, una rilevantissima riduzione del traffico aereo per l’Aeroporto di Ciampino. Con un abbattimento dei voli commerciali del 35%, fissando per questi voli a 65 il massimo numero di movimenti giornalieri consentiti.
Allarme dei cittadini dei due comuni di Ciampino e Marino
“Con la lettera inviata” precisa il CRIAAC “abbiamo evidenziato ai Sindaci di Ciampino e Marino come sia necessario nella loro qualità di rappresentanti estensivi dei cittadini e dei territori da loro amministrati.
Al fine di scongiurare il gravissimo danno che la recente pubblicazione, da parte di ENAC, di un “Regolamento” con il quale l’Ente si arroga il diritto di intervenire negativamente su tutte le Norme che tutelano attualmente i cittadini di Ciampino e Marino.
Dall’enorme inquinamento di origine aeroportuale, prodotto dall’Aeroporto G.B. Pastine di Ciampino.
Osservazioni entro il 15 maggio
ENAC, arrogandosi con un golpe il diritto di legiferare in vece degli Organi Istituzionali Ministeriali, Regionali e Comunali legittimamente preposti, ha pubblicato il 5 aprile 2024 sul proprio sito un suo ‘Regolamento recante disposizioni sul contenimento dell’inquinamento acustico nell’intorno aeroportuale’. (link: https://www.enac.gov.it/la-normativa/normativa-enac/consultazione-normativa/bozzaregolamento-recante-disposizioni-sul-contenimento-dellinquinamento-acustico-nellintorno ).
ENAC ha così aperto, alla chetichella, una fase di consultazione pubblicaper la raccolta commenti e/o osservazioni su questo Regolamento Regolamento fissando in prima istanza al 26 aprile il termine ultimo per l’invio delle osservazioni e specificando in modo puntuale che ‘l’assenza di commenti sarà considerata come condivisione del testo proposto’.
Secondo ENAC questa sarebbe stata l’apertura di un ‘dibattito pubblico’ e, già le prime lamentele dei Comitati Aeroporti di tutta Italia hanno indotto ENAC a posticipare al 15 maggio questo primo termine”.
“Come spieghiamo in dettaglio nella lettera allegata a questo comunicato” precisa ancora il CRIAC “ENAC, nella sostanza, ci informa che la legittimità della sua iniziativa sarebbe dovuta ad una semplice ‘nota’ inviata dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, e da una deliberazione a ‘legiferare’ emanata dal Consiglio di Amministrazione di ENAC stesso.
Il ruolo di Enac
E così ENAC, Ente tecnico senza alcuna qualifica istituzionale né specifiche capacità in campo Ambientale (campo specifico del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica) né nel campo della Salute Pubblica (campo specifico del Ministero della Salute, del Sistema Sanitario Regionale.
E dei Sindaci che hanno poteri di tutela dell’igiene, della sanità pubblica e della sicurezza dei cittadini), si arroga, per decisione del ‘Consiglio di Amministrazione di ENAC’ stesso, il potere di ‘Implementazione della produzione normativa regolamentare’, dimenticando che questo è il ruolo dei Ministri e delle istituzioni a lui superiori.
Nella pratica, il nuovo Regolamento che ENAC con un golpe vorrebbe imporre, consentirebbe ad ENAC stesso di cancellare a suo piacimento, ad esempio, il DM 345 del 18/12/2018 “Decreto Costa”, emanato dalla competente Autorità Ministeriale, approvato dalla Conferenza Unificata, e completamente approvato da TAR e Consiglio di Stato. Un vero e proprio assalto alle regole, un golpe che farebbe tornare l’Aeroporto di Ciampino unicamente in mano agli operatori e alle compagnie aeree e la qualità della vita dei cittadini di Ciampino, Marino e Roma all’età della pietra”.
“Per questo gravissimo attacco alle istituzioni stesse portato da ENAC” conclude il CRIAAC ” chiediamo ai Sindaci di Ciampino e Marino di intervenire con autorevolezza e determinazione.
Nel dibattito pubblico e nell’agone politico a loro consentito per respingere le assurde e illegittime pretese di ENAC, coinvolgendo e sollecitando a intervenire nella medesima direzione di tutela dei cittadini e del territorio.
Anche gli Organi Ministeriali (Ministero dell’Ambiente, Ministero della Salute) e Regionali (Regione e Agenzie Regionali preposte alla tutela dell’Ambiente e della Salute).
Già nella giornata del 23 aprile saremo ricevuti dal Comune di Ciampino e restiamo in attesa di analogo invito da parte del Comune di Marino”.
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